Scontri a Roma e Milano durante le proteste contro il governo: petardi, bombe carta e fumogeni lanciati contro le forze dell’ordine

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Scontri a Roma e Milano durante le proteste contro il governo: petardi, bombe carta e fumogeni lanciati contro le forze dell'ordine - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Contesto: Le tensioni sono esplose durante il corteo contro il governo a Roma, mentre la premier Giorgia Meloni chiudeva la campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Piazza del Popolo. Gli scontri si sono verificati tra manifestanti e forze dell’ordine, con lanci di petardi, bombe carta e fumogeni da parte dei primi. Anche a Milano, una ventina di contestatori ha tentato di avvicinarsi al gazebo della Lega a Piazza Duomo, ma la polizia è intervenuta prontamente per evitare ulteriori tensioni.

Scontri a Roma durante il corteo contro il governo

Collettivi studenteschi provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento alle 15.00 a Piazzale Aldo Moro, a Roma, per poi partire tutti insieme in corteo verso Porta Pia. Si trattava di qualche centinaio di universitari dalle diverse acampade del Paese, tra loro anche qualche liceale. ‘obiettivo era quello di unirsi alla manifestazione nazionale “contro il governo Meloni” partita dopo le 14.30 da piazza Vittorio Emanuele e promossa da diverse sigle: Potere al Popolo, Osa e Cambiare Rotta, Usb tra le tante.

Tuttavia, il percorso principale è stato deviato da un gruppo di appartenenti ai collettivi che ha tentato di raggiungere il centro della città da via Vicenza. Questo gruppo compatto e nascosto da uno striscione “barriera” ha iniziato a lanciare petardi, bombe carta e fumogeni verso il cordone di agenti schierati in tenuta antisommossa. Polizia e manifestanti si sono quindi fronteggiati, con i primi che hanno allontanato i manifestanti, inizialmente con gli scudi e poi con i lacrimogeni.

Secondo quanto si è appreso, erano partiti dalla Sapienza i circa 200 manifestanti protagonisti delle tensioni con le forze dell’ordine. Il gruppo aveva tentato di unirsi al corteo ma gli stessi manifestanti lo avrebbero impedito. A quel punto, all’altezza di via Vicenza, dietro scudi di plexiglass coperti da bandiere, hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine ma sono stati respinti. Poi si sarebbero accodati alla fine del corteo tornando sul percorso concordato.

Intanto, davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, erano già arrivati gli oltre 5mila partecipanti, secondo gli organizzatori, provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia alla manifestazione nazionale contro il governo. Durante il tragitto i manifestanti hanno compiuto alcune azioni come il lancio di frutta e verdura verso una caserma dell’esercito a Castro Pretorio e un aeroplano di cartone bruciato davanti al Palazzo dell’Aeronautica. Lo stesso che è stato preso di mira dai collettivi con il lancio di vernice rossa. “Fuori la Nato dall’Università” hanno scandito gli studenti una volta fatto ritorno alla città universitaria dove domani e dopodomani si terrà l’assemblea nazionale delle acampade.

Tentativo di contestazione a Milano durante la chiusura della campagna elettorale della Lega

Anche a Milano, una ventina di contestatori ha tentato di avvicinarsi al gazebo della Lega a Piazza Duomo, allestito a poche decine di metri dal palco sul quale era in corso la chiusura della campagna elettorale del partito con il segretario Matteo Salvini e il generale Roberto Vannacci. manifestanti avrebbero tentato di strappare un manifesto del Carroccio. Tuttavia, gli agenti della polizia sono intervenuti immediatamente e li hanno allontanati senza che si creassero particolari tensioni.

Gli scontri di Roma e il tentativo di contestazione a Milano hanno messo in evidenza le tensioni sociali e politiche che stanno attraversando il Paese in questo momento. Mentre il governo cerca di portare avanti la propria agenda, i movimenti di protesta stanno cercando di farsi sentire con sempre maggiore forza. La situazione rimane quindi tesa e potrebbe degenerare ulteriormente nei prossimi giorni.

Le forze dell’ordine sono state impegnate a mantenere l’ordine pubblico durante le manifestazioni, ma le tensioni tra manifestanti e polizia sono esplose in diverse occasioni. In particolare, a Roma, i manifestanti hanno lanciato petardi, bombe carta e fumogeni contro gli agenti, che hanno risposto con scudi e lacrimogeni. Anche a Milano, la polizia è intervenuta prontamente per evitare che la situazione degenerasse.

La protesta contro il governo Meloni ha visto la partecipazione di diverse sigle e movimenti, tra cui Potere al Popolo, Osa e Cambiare Rotta, Usb e collettivi studenteschi provenienti da tutta Italia. manifestanti hanno criticato la politica del governo su diversi fronti, tra cui il lavoro, l’immigrazione e l’istruzione. In particolare, gli studenti hanno scandito lo slogan “Fuori la Nato dall’Università”, esprimendo la loro contrarietà alla presenza dell’Alleanza Atlantica nelle università italiane.

Le tensioni sociali e politiche che stanno attraversando il Paese sono il riflesso di una situazione economica e sociale difficile, che ha colpito duramente molte famiglie e lavoratori. Mentre il governo cerca di portare avanti la propria agenda, i movimenti di protesta stanno cercando di farsi sentire con sempre maggiore forza, esprimendo la loro contrarietà alle politiche del governo e chiedendo un cambio di rotta. La situazione rimane quindi tesa e potrebbe degenerare ulteriormente nei prossimi giorni, con il rischio di ulteriori scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

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