Milano, Comunità Ebraica in protesta davanti a Palazzo Marino: richiesta di equità nella questione Israelo-Palestinese

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Milano, Comunità Ebraica in protesta davanti a Palazzo Marino: richiesta di equità nella questione Israelo-Palestinese - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 3 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Nella giornata di ieri, la comunità ebraica di Milano ha organizzato una manifestazione davanti al palazzo comunale della città, Palazzo Marino, per esprimere la propria posizione riguardo alla proposta del sindaco Giuseppe Sala di esporre la bandiera palestinese sulla facciata del municipio.

Prima Parte: La Protesta della Comunità Ebraica

Sottotitolo: Una manifestazione per la pace e l’uguaglianza

La comunità ebraica di Milano, guidata dal presidente Walker Meghnagi, ha organizzato un flash mob davanti a Palazzo Marino, sede del comune di Milano, per esprimere la propria contrarietà alla decisione del sindaco Giuseppe Sala di voler esporre la bandiera palestinese sulla facciata del Comune. La manifestazione, pacifica e volta a promuovere un messaggio di pace e uguaglianza, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini milanesi di religione ebraica.

Sottotitolo: Le parole del presidente Meghnagi

Il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, ha spiegato i motivi che hanno portato all’organizzazione della manifestazione, rivolgendo direttamente un appello al sindaco Sala. “Questa manifestazione l’abbiamo voluta proprio qui davanti a Palazzo Marino per dire al sindaco di Milano Giuseppe Sala che è già di parte, perché ha già detto quello che pensa: vuole esporre la bandiera palestinese”, ha dichiarato Meghnagi, aggiungendo che il sindaco nei giorni scorsi aveva aperto alla discussione in Consiglio comunale per votare la mozione che deciderebbe se esporre o meno la bandiera palestinese sul Comune, come già fatto a Bologna.

Seconda Parte: La Richiesta di Equità e Pace

Sottotitolo: Una proposta alternativa

Meghnagi ha poi sollevato alcuni interrogativi riguardo al comportamento del sindaco, chiedendosi perché quest’ultimo non abbia preso in considerazione altre opzioni, più inclusive e volte a promuovere la pace tra le due fazioni. “Allora io chiedo per quale motivo per mesi ha rifiutato di mettere solo lo striscione che avevano proposto, ‘liberate gli ostaggi’ – ha aggiunto Meghnagi -. Mi chiedo perché oggi non possa dire, ‘noi mettiamo la bandiera palestinese e anche quella israeliana con sotto una scritta uniti per la pace’. Perché una posizione così netta?”.

Sottotitolo: Un appello per l’unità e la pace

Meghnagi ha quindi ribadito l’importanza di mantenere un’identità milanese unita, nonostante le differenze religiose e politiche. “Noi siamo cittadini italiani, di religione ebraica e siamo milanesi, e la città di Milano è con noi per la pace, per superare questo momento e non per dividerci”, ha concluso il presidente della comunità ebraica, sottolineando che sarebbe “un sogno” vedere il sindaco Sala in piazza con loro, a sostegno di una causa comune di pace e uguaglianza.

La manifestazione della comunità ebraica di Milano ha quindi posto l’accento sulla necessità di una maggiore equità e inclusione nella gestione delle questioni internazionali, invitando il sindaco Sala a rivedere la propria posizione e a considerare la possibilità di adottare un approccio più neutrale e favorevole al dialogo tra le parti. La richiesta di esporre entrambe le bandiere, israeliana e palestinese, con una scritta che unisca le due fazioni nella ricerca della pace, rappresenta un messaggio forte e chiaro da parte della comunità ebraica milanese, desiderosa di contribuire a un clima di serenità e collaborazione nella risoluzione delle controversie internazionali.

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