Operazione Alba Rossa: imprenditore arrestato e sequestri per 2,7 milioni di euro in un’inchiesta su reati tributari e bancarotta fraudolenta

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Operazione Alba Rossa: imprenditore arrestato e sequestri per 2,7 milioni di euro in un'inchiesta su reati tributari e bancarotta fraudolenta - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Contesto: La Guardia di Finanza di Pistoia ha portato a termine un’importante operazione, denominata “Alba Rossa”, che ha portato all’arresto di un imprenditore di 37 anni, originario della Campania ma residente in provincia di Pistoia, e all’indagine di altri otto soggetti per reati tributari, bancarotta fraudolenta e turbativa in aste fallimentari. beni sequestrati ammontano a 2,7 milioni di euro.

‘arresto e i sequestri

‘imprenditore arrestato è accusato di plurime condotte di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e turbativa di aste fallimentari. ‘operazione ha portato al sequestro di un albergo a Montecatini Terme del valore di 2,1 milioni di euro, oltre a conti correnti e quote societarie per un totale di 623.328 euro.

Gli altri otto indagati, accusati in concorso con il 37enne, sono residenti a Montecatini Terme, Firenze, Adro , Trani e Giugliano .

Le accuse e le indagini

Secondo le indagini delle *Fiamme Gialle, l’hotel sequestrato era di proprietà di una società amministrata dall’imprenditore e poi fallita. Tuttavia, il 37enne sarebbe riuscito a riappropriarsene illegalmente facendo partecipare all’asta fallimentare un prestanome e presentando una falsa attestazione bancaria per certificare la concessione di un mutuo mai realmente richiesto né concesso.*

Nonostante una precedente condanna definitiva per bancarotta, l’imprenditore avrebbe continuato a commettere reati fallimentari e tributari, utilizzando soggetti giuridici sempre nuovi, intestati a prestanome. Questi soggetti venivano ingaggiati per figurare in società del settore turistico alberghiero che, dopo aver accumulato ingenti debiti commerciali, tributari e previdenziali senza pagarli, venivano spogliate del loro patrimonio e condotte al fallimento.

Tuttavia, immobili e beni strumentali rimanevano nella disponibilità del fallito, nascosto dietro apparenti nuove imprese che li acquisivano prima che potessero essere attratti nell’attivo fallimentare. In alternativa, queste imprese partecipavano alle aste fallimentari con documentazione artefatta per aggiudicarsi i beni.

‘operazione “Alba Rossa” rappresenta un importante passo avanti nella lotta ai reati tributari e fallimentari, dimostrando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare tali illeciti. Le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda e individuare eventuali ulteriori responsabilità.

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