Omicidio Cerrato a Torre Annunziata: Richiesta di Ergastolo per Tutti gli Imputati

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Omicidio Cerrato a Torre Annunziata: Richiesta di Ergastolo per Tutti gli Imputati - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Giugno 2024 by Francesca Monti

Un parcheggio conteso, una lite degenerata e un uomo che perde la vita in modo tragico. Questa è la storia di Maurizio Cerrato, il custode del Parco Archeologico di Pompei, ucciso con una coltellata al petto a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, il 19 aprile del 2021. Oggi, al termine della requisitoria, il sostituto procuratore generale Ginevra Abbamonti ha chiesto la massima pena per tutti e quattro gli imputati nel processo di secondo grado in corso davanti alla Corte di Assise di Appello di Napoli.

‘ergastolo per Giorgio e Domenico Scaramella, Antonio e Francesco Cirillo

La richiesta di ergastolo da parte del magistrato si estende a tutti gli imputati, tra cui Giorgio Scaramella, colui che avrebbe innescato la tragica sequenza di eventi chiedendo e ottenendo l’intervento degli altri aggressori dopo la prima lite. In primo grado, tutti gli imputati erano stati condannati a 23 anni di carcere. Tuttavia, il magistrato ha ora chiesto il riconoscimento del concorso “pieno” nell’omicidio di Cerrato per Giorgio Scaramella, in contrapposizione alla sentenza di primo grado che lo aveva ritenuto “anomalo”. Per gli altri tre imputati, il magistrato ha chiesto il riconoscimento dell’aggravante dei futili motivi.

La vittima e i suoi cari: Presenti in aula

Durante le udienze, la moglie e la figlia di Cerrato, Tania Sorrentino e Maria Adriana Cerrato, quest’ultima testimone della tragedia, sono sempre state presenti. Secondo gli avvocati Giovanni Verdoliva e Antonio Marinaro, rispettivamente legali della consorte e della figlia della vittima e della sorella di Cerrato, la procura generale ha fatto propria la ricostruzione secondo cui tutti gli imputati hanno preso parte all’assassinio di Maurizio. Inoltre, hanno sottolineato che non ci sono stati due momenti distinti e separati dell’omicidio, ma che questo è stato caratterizzato da un’unica linea continua.

La ricostruzione della figlia trova conferma

La ricostruzione fornita da Maria Adriana, secondo i due legali, ha trovato piena conferma nella formulazione del magistrato. Per questo motivo, hanno espresso soddisfazione per la richiesta di ergastolo per tutti gli imputati.

La difesa e le parti civili: Le prossime tappe del processo

Alla requisitoria del sostituto procuratore di Napoli ha fatto seguito la discussione dell’avvocato Gianmario Siani, della fondazione Polis, che si è unito alle richieste della Procura. Alla prossima udienza, del 17 giugno, sono previste le discussioni delle restanti parti civili: gli avvocati Giovanni Verdoliva, Antonio Marinaro, e del legare del comune di Torre Annunziata. Se ci sarà tempo, è prevista anche la discussione di uno degli avvocati dei quattro imputati, l’avvocato Maria Montuoro, che difende Francesco Cirillo.

Un processo per la ricerca della giustizia

Mentre il processo continua, la famiglia di Maurizio Cerrato attende con ansia la conclusione di questo capitolo doloroso. La richiesta di ergastolo per tutti gli imputati è un passo importante verso la giustizia, ma il processo deve ancora seguire il suo corso. La comunità di Torre Annunziata e l’intero paese guardano a questo caso come un simbolo della lotta contro la violenza insensata e la ricerca della giustizia per le vittime e le loro famiglie.

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