Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 by Francesca Monti
Inizia la seconda parte del processo a porte chiuse sulla presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Durante la ripresa pomeridiana, è stato proiettato di nuovo in aula il video dello stupro che secondo l’accusa si sarebbe consumato nell’estate di 5 anni fa ai danni di una studentessa italo norvegese, nella villetta a schiera di Porto Cervo della famiglia Grillo.
Riproposizione dei tre spezzoni di video della durata complessiva di 28 secondi
Davanti ai giudici, al procuratore Gregorio Capasso e agli avvocati della difesa e di parte civile, sono stati riproposti tre spezzoni di video della durata complessiva di 28 secondi. Le immagini erano state girate dai quattro imputati con i loro telefonini e già visionate in aula nel gennaio scorso, quando era stata ascoltata in audizione protetta la presunta vittima, che si era però rifiutata di assistere alla proiezione.
La relazione della consulente di parte civile, la psichiatra Marina Loi
Questa mattina, la consulente di parte civile, la psichiatra Marina Loi, aveva esposto la sua relazione sulla base proprio della visione di quel video. Secondo la psichiatra, la ragazza, all’epoca dei fatti 19enne, durante il presunto stupro era “passiva”, non partecipe quindi del rapporto. La difesa aveva da subito fatto opposizione chiedendo e ottenendo di rivedere le immagini che gli imputati quella notte, tra il 16 e il 17 luglio 2019, avevano girato con il cellulare.
La difesa chiede di rivedere le immagini
La difesa dei quattro imputati ha quindi chiesto e ottenuto di rivedere le immagini che erano state girate con il cellulare quella notte. La richiesta è stata accolta dal tribunale e quindi i tre spezzoni di video della durata complessiva di 28 secondi sono stati riproposti in aula durante la ripresa pomeridiana del processo a porte chiuse.
Il processo continua
Il processo a porte chiuse sulla presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, continua. La prossima udienza è stata fissata per il mese prossimo, quando verranno ascoltati altri testimoni e saranno presentate altre prove. La difesa e la parte civile stanno lavorando duramente per presentare le loro argomentazioni e dimostrare la propria versione dei fatti.
La vittima si è rifiutata di assistere alla proiezione
La presunta vittima, una studentessa italo norvegese, si era rifiutata di assistere alla proiezione del video durante l’udienza del gennaio scorso. La ragazza, all’epoca dei fatti 19enne, aveva deciso di non assistere alla proiezione delle immagini che, secondo l’accusa, la ritraevano durante il presunto stupro. La consulente di parte civile, la psichiatra Marina Loi, aveva comunque visionato il video e aveva esposto la sua relazione durante l’udienza di questa mattina.
Le accuse e la difesa
Ciro Grillo, figlio di Beppe, e i suoi tre amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, sono accusati di aver commesso una violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese durante l’estate di 5 anni fa. La difesa dei quattro imputati sostiene che il rapporto sessuale fosse consensuale e che le immagini del video non dimostrino la presunta violenza. La parte civile, invece, sostiene che la ragazza fosse passiva e non partecipe del rapporto, come dimostrerebbe il video.
Le prove presentate in aula
Durante il processo a porte chiuse, sono state presentate diverse prove, tra cui il video dello stupro, le dichiarazioni della presunta vittima e le relazioni dei consulenti di parte civile e della difesa. La prossima udienza sarà dedicata all’ascolto di altri testimoni e alla presentazione di altre prove. La difesa e la parte civile stanno lavorando duramente per presentare le loro argomentazioni e dimostrare la propria versione dei fatti.
‘attesa per la prossima udienza
Il processo a porte chiuse sulla presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, continua. La prossima udienza è stata fissata per il mese prossimo e sarà dedicata all’ascolto di altri testimoni e alla presentazione di altre prove. La difesa e la parte civile stanno lavorando duramente per presentare le loro argomentazioni e dimostrare la propria versione dei fatti. ‘attesa per la prossima udienza è quindi molto alta, in attesa di conoscere la verità su quanto accaduto quella notte di 5 anni fa.