Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Un vigneto tutto toscano sta per sorgere nel cuore dell’Africa, in Burkina Faso, grazie all’iniziativa di Francois Desirè Bazie, un imprenditore italo-africano che da rifugiato è diventato vignaiolo. Questa impresa, che mira a produrre vini africani con vitigni autoctoni toscani, rappresenta non solo un’innovazione nel settore vinicolo, ma anche un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta svuotando il paese.
Dalla Fuga alla Vigna: La Storia di Francois Desirè Bazie
Fuggito dalla Costa d’Avorio nel 2008, ma originario del Burkina Faso, Bazie ha trovato rifugio in Italia, prima in Piemonte e poi in Toscana. Qui, ha imparato l’arte della viticoltura e della produzione del vino, diventando infine il titolare dell’azienda ‘InCandiaBio’. Questa azienda produce il rinomato vino del Candia dei Colli Apuani Doc, insieme alla moringa, un ‘superfood’ africano che assomiglia all’acacia e che gli è valso l’Oscar Green di Coldiretti nel 2020.
Ritorno alle Origini: ‘Impegno di Bazie per il Burkina Faso
Spinto dal desiderio di aiutare i suoi connazionali, Bazie è tornato nel suo paese d’origine, dove il governo gli ha concesso l’utilizzo di terre nella campagna di Bagre, nella provincia di Boulgou. Qui, sta piantando le prime barbatelle di vermentino, sangiovese, massaretta, cabernet e merlot, insegnando ai giovani del posto le tecniche di viticoltura che ha appreso in Italia.
“Il mio obiettivo è insegnare quello che ho imparato in Italia sull’agricoltura e sulle viti”, spiega Bazie. “In Italia, ho trovato ospitalità e persone che mi hanno insegnato molto. Se oggi sono un imprenditore agricolo, molto lo devo alle persone che ho incontrato. Il Burkina Faso è un paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, ma sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Vogliamo creare qui le condizioni affinché restino, ma anche affinché tornino”.
Un Pezzo di Toscana in Africa: Il Progetto di Bazie
Bazie sta piantando le barbatelle insieme a un gruppo di giovani che partecipano al progetto. ‘obiettivo è costruire una cantina e produrre il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano. “Ora c’è un pezzo della Toscana nella mia terra d’origine”, afferma Bazie.
Questo progetto non è l’unico nel suo genere. A livello nazionale, Coldiretti Toscana, insieme a Bf, Filiera Italia e Cai , ha promosso uno dei progetti del Piano Mattei per l’Africa del Governo italiano. Questo piano prevede la coltivazione di oltre 40mila ettari tra Algeri, Angola, Egitto e Ghana, segnando un importante passo avanti nella cooperazione internazionale e nello sviluppo sostenibile.