A luglio si registra un pedone morto al giorno in Italia: dramma su strade e marciapiedi - Occhioche.it
I dati sulle vittime di incidenti stradali in Italia continuano a destare preoccupazione. Già da luglio, si è osservato un incremento degli incidenti mortali, con un pedone che perde la vita ogni giorno. Questo trend allarmante si manifesta in particolare durante i mesi estivi, con un focus su eventi tragici e la vulnerabilità degli anziani. Le statistiche diffuse dall’ASAPS rivelano un quadro agghiacciante, con il numero delle vittime in rapida espansione.
Secondo le recenti analisi dell’ASAPS , nel mese di luglio si sono registrati sette decessi, corrispondenti a un pedone al giorno. Questo andamento si è protratto anche nel mese di agosto, dove già si contano quattro vittime. Fino ad oggi, dall’inizio dell’anno, l’Italia ha visto 232 decessi, di cui 157 uomini e 75 donne. Un dato allarmante emerge dall’età delle vittime, con 134 persone sopra i 65 anni, rappresentando quasi il 60% del totale. La preoccupazione cresce, poiché le strade estive si stanno rivelando letali specialmente per gli anziani.
In tutta Italia, nel 2023 sono già stati registrati 485 incidenti mortali. Si tratta di un fenomeno che va monitorato attentamente, anche alla luce delle modalità in cui si sono verificate queste tristi fatalità. La maggior parte degli incidenti ha visto coinvolti pedoni che, in modo tragico, hanno perso la vita sulle strisce pedonali o addirittura sul marciapiede, mettendo in luce il grave problema della sicurezza stradale nel Paese.
Tra i tragici eventi di luglio, spicca un caso emblematico di pirateria stradale avvenuto a Ferrara, dove un’automobile ha travolto un pedone, lasciando segnali inquietanti riguardo alla responsabilità degli automobilisti. Questi episodi alimentano il dibattito sulla scarsa attenzione e sull’imprudenza alla guida, oltre che sul comportamento di alcuni conducenti, che mettono in pericolo la vita di pedoni innocenti.
Analizzando la distribuzione geografica delle vittime, la Lombardia si colloca al vertice della triste classifica, con 35 decessi dall’inizio dell’anno, inclusi un episodio nell’ultima settimana in cui un uomo ubriaco ha investito quattro pedoni a Milano. Segue il Lazio con 29 vittime, la Campania con 27 ed infine l’Emilia-Romagna con 26.
Le aree più colpite registrano un incremento degli incidenti, in particolar modo per ciò che concerne gli investimenti. Numerosi incidenti si sono verificati su strisce pedonali, ma sono emersi anche altri casi dove i pedoni sono stati travolti mentre si trovavano in spazi che dovrebbero essere ritenuti sicuri, come i marciapiedi. Questo mette in discussione la sicurezza e l’efficienza delle misure di protezione attualmente in vigore.
È fondamentale sottolineare che il report di ASAPS-Sapidata riporta solo i dati parziali riguardanti gli incidenti. Non vengono considerati gravemente feriti che, pur non decedendo immediatamente sul luogo dell’incidente, possono tragicamente perderla vita anche dopo mesi a causa delle conseguenze. Questo porta a un’immagine distorta della reale gravità della situazione stradale italiana. Infatti, l’ISTAT si concentra solamente sui decessi verificatisi entro i trenta giorni dall’incidente, escludendo così una vasta gamma di eventi critici.
Il continuo aumento delle vittime richiede che le istituzioni e i cittadini facciano uno sforzo collettivo per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza stradale, rendendo necessaria una riflessione profonda su come prevenire ulteriori perdite di vite umane.
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