Abbattimento di 84 alberi al Santa Maria della Pietà: inizia un progetto di riqualificazione ambientale

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Abbattimento di 84 alberi al Santa Maria della Pietà: inizia un progetto di riqualificazione ambientale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2024 by Giordana Bellante

Un’importante iniziativa si avvia nel parco del Santa Maria della Pietà a Roma, dove sono previsti l’abbattimento di 84 alberi, perlopiù pini marittimi. Questo intervento rappresenta solo il primo passo di un progetto più ampio che prevede la rimozione di 232 alberature nel complesso, un’operazione scattata a seguito di recenti ispezioni delle piante effettuate all’inizio di agosto. La Asl Roma 1 allevia però le preoccupazioni, confermando che tutti gli alberi verranno sostituiti.

Motivazioni alla base dell’abbattimento degli alberi

La necessità di abbattere gli alberi nel parco del Santa Maria della Pietà è stata comunicata dalla Asl, che spiega come gran parte di queste piante versino in uno stato di deterioramento avanzato o siano giunte al termine del loro ciclo vitale. Il complesso, realizzato nel 1914 seguendo i principi della “città giardino”, è un simbolo importante per la comunità romana, essendo parte integrante della storia e della cultura del quartiere. Gli alberi piantati un secolo fa, quindi, ora necessitano di interventi radicali per salvaguardare la sicurezza dei visitatori e dei lavoratori del parco.

Le valutazioni effettuate hanno messo in luce diverse problematiche legate al degrado delle piante, che rendono necessario l’intervento. La priorità è ridurre i rischi di incidenti che potrebbero derivare dalla caduta di rami o dalla totale rovina degli alberi ammalorati. È essenziale affrontare queste problematiche in modo responsabile, e la sostituzione programmata delle piante è stata rassicurata dalla Asl, che ribadisce la volontà di mantenere un equilibrio naturale nell’area, pur dovendo procedere con l’abbattimento.

Dettagli sul piano di abbattimento e ripiantumazione

Il piano per l’abbattimento dei 84 alberi inizierà mercoledì 28 agosto e si estenderà fino al 27 settembre. Questo intervento è stato autorizzato dalla Direzione gestione territoriale ambientale del verde di Roma Capitale, che ha ritenuto necessario un provvedimento di abbattimento urgente per le piante in evidente stato di rischio crollo. Il programma prevede non solo la rimozione, ma anche una fase di ripiantumazione.

La zona interessata dagli abbattimenti si estende tra il padiglione 2 e il padiglione 22. Durante l’operazione, particolare attenzione sarà dedicata alla fauna, in particolare ai nidi di Parrocchetto monaco . Nel caso vengano trovati nidi, essi saranno rimossi con cura e ricollocati in sicurezza, a condizione che contengano uova o piccoli, per garantire la protezione degli animali.

Un passo verso la rigenerazione ecosostenibile del parco

Gli abbattimenti che stanno per iniziare fanno parte di un progetto più vasto, orientato alla rigenerazione e alla riqualificazione ambientale dell’area di 24 ettari precedentemente occupata dall’ex ospedale psichiatrico. Questo intervento rappresenta un’opportunità per rendere più sostenibile e accessibile il parco, un patrimonio naturale da recuperare e valorizzare per il beneficio della comunità locale.

Alle operazioni di abbattimento seguiranno attività di piantumazione compensativa, con l’inserimento di nuove essenze che arricchiranno il patrimonio botanico dell’area. Secondo la Asl, il progetto mira a trasformare l’ex ospedale psichiatrico in un luogo di valore per le persone, contribuendo a migliorare non solo la qualità dell’aria e dell’ambiente ma anche il benessere psicofisico degli abitanti di Roma. La progettualità viene sostenuta anche dalle risorse del Pnrr, sottolineando un impegno verso la sostenibilità ambientale nel lungo termine.

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