Abbattute le cancellate a viale Pretoriano: tensioni tra volontariato e giunta Gualtieri a Roma - Occhioche.it
A Roma, le cancellate provvisorie di viale Pretoriano sono state abbattute da un gruppo di attivisti durante un’assemblea del movimento “Gente Solidale”. Questo gesto rappresenta l’acuirsi delle tensioni politiche e sociali tra le organizzazioni di volontariato e il Comune, in particolare la giunta guidata da Roberto Gualtieri. La questione coinvolge anche il recente sgombero di un gruppo di senza dimora, che ha suscitato forte indignazione tra le associazioni locali.
Alcuni giorni prima dell’abbattimento delle cancellate, il 25 settembre, è avvenuto uno sgombero sotto le Mura Aureliane in viale Pretoriano. Questo intervento ha visto l’allontanamento di circa venti senza dimora, perlopiù giovani provenienti da paesi africani. Le modalità dell’operazione hanno sollevato un acceso dibattito tra le varie associazioni operanti nel sociale, alcune delle quali si sono attivate in difesa dei diritti dei più vulnerabili.
Realità come Nonna Roma, Polo Civico Esquilino e Spin Tome Lab hanno espresso forte disappunto nei confronti della giunta Gualtieri, che, secondo le critiche, starebbe perseguendo una politica di esclusione piuttosto che cercare modalità di integrazione per i senza tetto. Questo episodio non è un caso isolato: in diverse occasioni, le operazioni di sgombero sono state contestate da associazioni di volontariato e da attivisti, che hanno sottolineato la necessità di approcci alternativi che non lascino indietro le persone più vulnerabili della società.
Il 26 settembre, dopo un’assemblea tenutasi a San Lorenzo, un gruppo di attivisti ha deciso di abbattere le cancellate che proteggevano i giardini di viale Pretoriano. Questo gesto, per loro, è un chiaro messaggio verso le istituzioni: “Basta sgomberi”. Gli attivisti hanno dichiarato di voler interrompere una pratica considerata inadeguata e inumana, invitando il Comune di Roma e la Prefettura a collaborare con loro e con i residenti locali per costruire percorsi atti all’integrazione sociale.
Nel corso dell’azione, sono stati affissi anche dei cartelli di protesta sul luogo, che richiamano l’attenzione sull’ineguaglianza sociale che permea la città. Tra le varie frasi, uno dei cartelli riportava: “Il vostro Giubileo è il Giubileo dei ricchi”, riferendosi alle celebrazioni religiose che, secondo gli attivisti, avrebbero enfatizzato ulteriormente le disuguaglianze già esistenti.
Il giorno successivo all’abbattimento delle cancellate, era previsto un incontro convocato dal sindaco Gualtieri, che avrebbe coinvolto le associazioni attive sul territorio. L’incontro è stato visto come un’opportunità per discutere le problematiche legate all’emergenza abitativa e per cercare soluzioni condivise, che potessero rispondere alle esigenze dei senza dimora.
Tuttavia, i rappresentanti delle associazioni hanno manifestato la loro preoccupazione riguardo alle possibili risposte istituzionali, avvisando che il dissenso non sarebbe stato limitato a gesti simbolici se non si fosse giunti a soluzioni concrete. La pressione da parte della società civile è crescente, e il futuro delle politiche abitative a Roma rimane incerto, dato l’incremento delle tensioni tra le esigenze della popolazione vulnerabile e le decisioni dell’amministrazione comunale.
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