Accordo per la tutela della filiera del pomodoro da industria: un passo avanti per il made in Italy

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Accordo per la tutela della filiera del pomodoro da industria: un passo avanti per il made in Italy - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Redazione

L’accordo recentemente siglato da Coldiretti, Filiera Italia e Anicav rappresenta un’importante iniziativa per la promozione e la tutela della filiera del pomodoro da industria in Italia. Questo patto mira a garantire la qualità e la distintività del prodotto italiano, un settore di grande rilevanza per l’economia agroalimentare nazionale, con oltre 5 miliardi di euro di fatturato e un’ampia porzione delle produzioni destinate all’export.

Un’intesa per promuovere l’equità nella filiera

Obiettivi dell’accordo e richieste all’Europa

Il patto di collaborazione ha come obiettivo principale quello di instaurare un modello di filiera equo e trasparente, come ha dichiarato Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. In questo contesto, uno dei punti focali dell’accordo è la richiesta di un’imposizione più rigorosa sulla trasparenza dell’origine dei prodotti in etichetta a livello europeo. Prandini ha evidenziato l’importanza di combattere lo sfruttamento, non solo in Italia ma anche in relazione ai prodotti importati. Questo passaggio, secondo il presidente, sarebbe fondamentale per garantire un riconoscimento del valore del pomodoro italiano nel mercato globale.

La campagna di trasformazione e il riconoscimento del Pomodoro Pelato di Napoli

Marco Serafini, presidente di Anicav, ha sottolineato l’importanza di questo accordo in vista della complessa campagna di trasformazione che si avvicina. L’intesa, infatti, si propone di far luce su una filiera che spesso non è adeguatamente conosciuta e valorizzata. Durante l’incontro, è stato sottolineato il bisogno di lavorare congiuntamente per rafforzare la visibilità del pomodoro italiano, con un focus particolare sul Pomodoro Pelato di Napoli, un prodotto che rappresenta un’eccellenza della gastronomia italiana.

La trasparenza come obiettivo primario

Indicazione obbligatoria di origine e lotta all’Italian Sounding

Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, ha rimarcato l’importanza dell’indicazione obbligatoria di origine in etichetta. Questo aspetto è considerato cruciale per contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding, cioè l’uso improprio di nomi e immagini italiane per prodotti non autenticamente italiani. Scordamaglia ha anche affermato che insieme si sostiene l’importanza delle denominazioni di origine protetta e indicazioni geografiche protette , sia quelle già presentate, come il Pomodoro di Napoli, sia future come quelle previste per la Puglia.

Sostenibilità e innovazione come leve strategiche

L’accordo non si limita alla trasparenza, ma abbraccia anche la sostenibilità ambientale ed etico-sociale lungo tutta la filiera del pomodoro. Ci sono proposte specifiche per promuovere comunicazioni sui rischi legati al falso made in Italy, sostenere il riconoscimento di nuove denominazioni e adottare tecnologie avanzate per migliorare la produttività. Le Tecniche di Evoluzione Assistita sono citate come strumenti chiave per garantire una coltivazione più sostenibile, contribuendo così a preservare sia l’ambiente che la qualità del prodotto.

In un contesto economico sempre più globale e competitivo, questa iniziativa rappresenta un passo significativo per la valorizzazione e la protezione di un settore che ha un ruolo cruciale nella dieta mediterranea e nell’identità gastronomica del nostro paese.

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