Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
Achille Costacurta, figlio di Martina Colombari e dell’ex calciatore Billy, torna a far parlare di sé in seguito alla pubblicazione su Instagram di foto contenenti pacchi di denaro e una bustina contente una polvere sospetta.
il nuovo post sui social
Nella mattinata del 14 luglio, Achille Costacurta ha condiviso una serie di scatti sul suo profilo Instagram, successivamente rimosso, nei quali erano visibili pacchi di banconote e una bustina contenente una strana polvere rosa.
i riferimenti discutibili
In uno dei post, il giovane fa espliciti riferimenti a soldi e droga, menzionando anche la madre Martina Colombari. “Martina Colombari che fa i trasporti con me 2Cb e fumo, vai!” è uno dei commenti accompagnati dall’immagine di una bustina all’interno di una scatola con biscotti al cioccolato.
il traffico di denaro
In un altro scatto, appaiono pacchi di banconote, accompagnati dal commento: “Vai come si traffica Martina Colombari!” Firmato Achille Costacurta.
il mistero della polvere rosa
Il terzo scatto mostra una bustina contenente una polvere rosa, con Achille che coinvolge nuovamente la madre nei commenti: “Quando sei Martina Colombari puoi spostarne quanta ne vuoi!“.
il silenzio dei protagonisti
Poco dopo la pubblicazione di questi posts, il profilo Instagram di Achille Costacurta è stato disattivato. Al momento, né Martina Colombari né Alessandro Costacurta hanno rilasciato commenti in merito alla vicenda.
scintille precedenti
Achille Costacurta non è nuovo alle controversie, avendo già attirato l’attenzione per un acceso alterco a bordo di un Taxi a Milano. In quell’occasione, era stato denunciato a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
la testimonianza della tassista
La tassista coinvolta nell’incidente aveva rivelato in un’intervista a Il Giorno che il ragazzo aveva iniziato a pronunciare frasi incomprensibili, per poi esplodere in comportamenti violenti verso ciclisti e passanti. “Era completamente fuori di sé,” aveva raccontato la donna, citando le urla e i pugni contro gli interni del veicolo.