Addio a Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica di Milano: Camera ardente aperta e lutto di ateneo

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Addio a Franco Anelli, Rettore dell'Università Cattolica di Milano: Camera ardente aperta e lutto di ateneo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

La comunità universitaria si stringe intorno alla famiglia per dare l’ultimo saluto al rettore scomparso tragicamente

Un’atmosfera di profonda tristezza e commozione avvolge l’Università Cattolica di Milano, dove è stata allestita la camera ardente per Franco Anelli, rettore dell’ateneo scomparso prematuramente lo scorso 23 maggio. La camera ardente, situata nella cappella del Sacro Cuore dell’Università Cattolica, è aperta dalle 10 di questa mattina per consentire a studenti, professori, personale accademico e a chiunque abbia voluto esprimere il proprio cordoglio, di rendere omaggio ad Anelli, che ha guidato l’istituzione dal 2013 e si apprestava a concludere il suo terzo mandato alla fine di ottobre.

La camera ardente rimarrà aperta fino alle 19, e in queste ore si stanno susseguendo numerose personalità del mondo accademico, culturale e istituzionale che stanno rendendo omaggio al rettore. Tra questi, si segnalano Giovanna Iannantuoni, rettrice della Bicocca di Milano e presidente della Crui, l’economista Carlo Cottarelli che in Cattolica dirige il Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali, l’economista ed ex ministro Piero Giarda, Anna Maria Tarantola, che è stata presidente della Rai, e il regista e direttore artistico Davide Rampello.

Una giornata di lutto per l’Università Cattolica di Milano: le esequie si svolgeranno domani a Piacenza

La giornata di oggi è stata dichiarata di lutto per l’Università Cattolica di Milano, e la comunità universitaria si stringe intorno alla famiglia di Franco Anelli per dare l’ultimo saluto al loro rettore. Le esequie si svolgeranno domani a Piacenza, città natale di Anelli, dove è stato proclamato il lutto di ateneo con la conseguente sospensione di tutte le attività didattiche, accademiche e istituzionali.

Domani sono previsti due momenti di commiato: alle 10 nell’aula magna della sede di Milano, si terrà un incontro di preghiera e di congedo riservato alla comunità universitaria, mentre i funerali si svolgeranno invece presso la Cattedrale di Piacenza.

Franco Anelli lascia un vuoto incolmabile nella comunità universitaria di Milano e non solo, dove ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere l’eccellenza accademica, la ricerca scientifica e la formazione culturale dei giovani. Il suo impegno e la sua dedizione per l’Università Cattolica di Milano saranno sempre ricordati con gratitudine e affetto.

Il ricordo di Franco Anelli: un uomo di cultura e di fede

Franco Anelli è stato un uomo di cultura e di fede, che ha dedicato la sua vita all’insegnamento, alla ricerca scientifica e alla formazione dei giovani. Nato a Piacenza nel 1955, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano nel 1977, dove ha poi proseguito la sua carriera accademica come professore ordinario di Diritto Costituzionale.

Dal 2013 al 2021 ha ricoperto la carica di rettore dell’Università Cattolica di Milano, dove ha contribuito a promuovere l’eccellenza accademica, la ricerca scientifica e la formazione culturale dei giovani. Durante il suo mandato, ha sempre sottolineato l’importanza del dialogo e della collaborazione tra le diverse discipline, sostenendo la necessità di una formazione integrale che tenga conto delle dimensioni culturali, etiche e spirituali della persona.

Il suo impegno per l’Università Cattolica di Milano si è esteso anche al di fuori dell’ateneo, dove ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e accademici, tra cui quello di presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca .

La scomparsa di Franco Anelli lascia un vuoto incolmabile nella comunità accademica e culturale italiana, ma il suo ricordo e il suo impegno per la formazione dei giovani continueranno a vivere nella memoria di chi lo ha conosciuto e apprezzato.

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