Addio a Rachele Covino, la comunità di San Giovanni Rotondo si stringe attorno al dolore per l’anziana vittima di omicidio

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Addio a Rachele Covino, la comunità di San Giovanni Rotondo si stringe attorno al dolore per l'anziana vittima di omicidio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 29 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Un’intera comunità in lutto per la tragica scomparsa di Rachele Covino, l’anziana di 81 anni brutalmente uccisa nella sua abitazione a San Giovanni Rotondo, nel Foggiano. La cerimonia funebre, tenutasi presso la chiesa di San Giuseppe artigiano, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, unite nel cordoglio e nella condanna per questo efferato crimine.

La cerimonia funebre celebrata da padre Franco Moscone

La bara bianca di Rachele Covino, adornata da fiori e dalle lacrime dei suoi cari, è stata accolta nella chiesa di San Giuseppe artigiano da padre Franco Moscone, vescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo. ‘anziana, originaria di San Giovanni Rotondo, era molto conosciuta e stimata nella comunità per la sua gentilezza e disponibilità. La cerimonia funebre, celebrata nella tarda mattinata di lunedì 27 maggio, ha visto la partecipazione di numerosi concittadini, amici e parenti, che si sono stretti attorno alla famiglia Covino in questo momento di profondo dolore.

Il sindaco Michele Crisetti ha proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia della vittima, invitando tutta la comunità a partecipare alla cerimonia funebre. La città si è fermata per rendere omaggio a Rachele, una donna che, nonostante l’età avanzata, era ancora molto attiva e partecipe alla vita della comunità. Le campane della chiesa hanno suonato a morto, mentre la bara veniva portata all’altare, accompagnata dalle note di un canto funebre.

La comunità sconvolta dal tragico evento

Il delitto di Rachele Covino ha scosso profondamente l’intera comunità di San Giovanni Rotondo. ‘anziana donna, che viveva da sola in una casa nella periferia della città, era molto conosciuta e apprezzata dai suoi concittadini per la sua bontà d’animo e la sua disponibilità. La notizia della sua morte violenta si è diffusa rapidamente, provocando sconcerto e indignazione tra i residenti.

La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di sabato 25 maggio, quando Fabio Carinci, un uomo di 43 anni con problemi psichiatrici, si è introdotto nell’abitazione di Rachele Covino, aggredendola e uccidendola con efferata violenza. ‘omicida, dopo aver compiuto il delitto, è fuggito dall’abitazione completamente nudo e in stato confusionale, seminando terrore per le strade della cittadina.

‘arresto di Fabio Carinci e le indagini sull’omicidio

La cattura dell’assassino da parte dei carabinieri

Dopo aver ucciso Rachele Covino, Fabio Carinci si è allontanato dalla casa della vittima, vagando per le vie di San Giovanni Rotondo in preda a un’evidente crisi psicotica. ‘uomo, completamente nudo e sporco di sangue, ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.

carabinieri, giunti sul posto, hanno bloccato Carinci dopo un breve inseguimento. ‘uomo, ancora in stato confusionale, ha opposto resistenza all’arresto, ma è stato presto immobilizzato e condotto in caserma. Qui, dopo essere stato sottoposto a un’accurata visita medica, è stato dichiarato in arresto per omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Le indagini e le ipotesi sul movente dell’omicidio

Le indagini sull’omicidio di Rachele Covino sono state affidate ai carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo, coordinati dal maggiore Francesco De Santis. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire la dinamica dei fatti e accertare le responsabilità di Fabio Carinci, che al momento dell’arresto si trovava in stato di alterazione psicofisica.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione della vittima approfittando dell’assenza del marito, ricoverato in ospedale per problemi di salute. Una volta all’interno, avrebbe aggredito Rachele Covino con violenza, colpendola ripetutamente al volto e al corpo fino a ucciderla. Successivamente, Carinci avrebbe abbandonato la casa, lasciando l’anziana donna esanime in una pozza di sangue.

Al momento, le ipotesi sul movente dell’omicidio sono ancora incerte. Gli investigatori non escludono alcuna pista, compresa quella di un possibile raptus causato dalla malattia mentale di cui soffre l’assassino. Fabio Carinci, infatti, era noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti problemi psichiatrici e per alcuni episodi di violenza commessi in passato.

‘intera comunità di San Giovanni Rotondo è ancora sotto shock per quanto accaduto. La violenta morte di Rachele Covino ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva, sollevando interrogativi e preoccupazioni sulla sicurezza e sulla salute mentale dei propri cittadini. Mentre le indagini proseguono, la città si stringe attorno al dolore dei familiari della vittima, nella speranza che giustizia venga fatta e che simili tragedie non abbiano più a ripetersi.

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