Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2024 by Redazione
La richiesta della diciassettenne detenuta a Malaspina
La ragazza accusata dell’omicidio della madre e dei due fratelli, insieme al padre Giovanni Barreca e due complici, ha espresso il desiderio di incontrare nuovamente il genitore. Quest’ultimo è coinvolto insieme alla figlia negli omicidi e nella soppressione dei corpi, motivo per cui entrambi sono attualmente detenuti.
“Quando posso rivedere mio padre?”, ha domandato più volte la giovane detenuta nel carcere minorile Malaspina dal 14 febbraio.
I dettagli sconvolgenti dell’omicidio
Si sospetta che i tre omicidi siano stati commessi durante un presunto esorcismo a cui la ragazza avrebbe partecipato attivamente. Quando i Carabinieri sono intervenuti, su segnalazione di Barreca che aveva confessato i delitti al telefono durante la notte tra il 10 e l’11 febbraio, la ragazza si trovava addormentata. Accanto a lei, i cellulari dei familiari erano stati rinvenuti, probabilmente sottratti per impedire eventuali richieste di aiuto. Nei pressi, i corpi dei fratelli giacevano senza vita.
La confessione della giovane e il coinvolgimento nei delitti
Contrariamente a quanto inizialmente riportato, sembra che la 17enne non fosse affatto in uno stato confusionale, ma riposasse tranquillamente nella propria stanza. Ha ammesso di aver partecipato attivamente ai delitti, torturando insieme ai complici i familiari e contribuendo alla sepoltura dei resti carbonizzati della madre in giardino. Durante gli omicidi, la ragazza avrebbe anche scambiato numerosi messaggi con le amiche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA