Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
1. Agenzia delle Entrate: 24,7 miliardi di euro recuperati nel 2023
L’attività svolta dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle entrate-riscossione ha portato al recupero di un totale di 24,7 miliardi di euro nel 2023, registrando un aumento di 4,5 miliardi rispetto all’anno precedente, pari al 22%. Questa cifra rappresenta la somma più alta mai raggiunta fino ad oggi.
Le entrate sono suddivise in 19,6 miliardi derivanti dalle attività di controllo ordinarie e 5,1 miliardi da misure straordinarie, come la rottamazione delle cartelle, la definizione delle liti pendenti e la pace fiscale.
2. Dettagli sulle entrate e le misure straordinarie
Dei 24,7 miliardi recuperati, 19,6 miliardi provengono dalle attività di controllo ordinarie, suddivise come segue: 11,6 miliardi da versamenti diretti, 4,2 miliardi da attività di promozione della compliance e 3,8 miliardi da cartelle di pagamento affidate all’Agenzia delle entrate-riscossione. Le entrate derivanti dalle misure straordinarie ammontano a 5,1 miliardi, di cui 4,3 miliardi dalla rottamazione delle cartelle, 586 milioni dalla definizione delle liti pendenti e 245 milioni dalla pace fiscale.
Inoltre, nel 2023, le somme versate spontaneamente dai cittadini italiani hanno superato i 536 miliardi di euro, registrando un aumento di 26,6 miliardi rispetto all’anno precedente. Questo dato riguarda i principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate.
3. Rimborsi fiscali e attività antifrode
I rimborsi fiscali nel 2023 hanno raggiunto quota 22,4 miliardi di euro, registrando una crescita del 12%. Di questi, 19,5 miliardi sono stati destinati al settore produttivo e 2,9 miliardi alle famiglie.
L’Agenzia delle Entrate ha anche svolto attività antifrode, attraverso analisi di rischio e controlli preventivi, che hanno permesso di evitare uscite indebite per un totale di 7,6 miliardi di euro. Queste uscite comprendono crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti. Inoltre, sono state adottate misure per contrastare il fenomeno delle partite Iva “apri e chiudi”, che hanno portato alla cessazione di circa 2.300 imprese.
Questi risultati positivi dimostrano l’efficacia delle attività svolte dall’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-riscossione nel contrastare l’evasione fiscale e garantire un corretto funzionamento del sistema tributario italiano.