Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Un brutale attacco ai danni di un rider di origine africana ha scosso la periferia est di Roma lo scorso 12 novembre. Quattro minorenni sono stati collocati in comunità per aver picchiato e derubato il giovane, sottraendogli la bicicletta elettrica. carabinieri della stazione Tor Sapienza hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale per i minorenni su richiesta della Procura, accusando i ragazzi di rapina e lesioni personali aggravate in concorso, nonché di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
1. ‘aggressione in piazzale Pino Pascali
Il violento episodio si è verificato in piazzale Pino Pascali, dove un rider senza fissa dimora è stato accerchiato da un gruppo di cinque giovani minorenni. ragazzi hanno iniziato a picchiarlo selvaggiamente, colpendolo ripetutamente con calci, pugni e bastonate al volto e al corpo, lasciandolo dolorante e sanguinante a terra. Dopo averlo malmenato, gli hanno rubato la bicicletta elettrica, dandosi alla fuga.
2. La chiamata al 112 e l’identificazione dei primi aggressori
Nonostante le condizioni critiche, il rider è riuscito a comporre il numero di emergenza 112 e a fornire una descrizione preliminare di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei carabinieri intervenuta sul posto. Grazie alle informazioni ricevute, i militari sono riusciti a identificare due dei ragazzi minorenni coinvolti nell’aggressione in pochi minuti.
3. Le indagini e l’arresto dei responsabili
Una volta condotti in caserma per accertamenti, i due ragazzi hanno iniziato a inviare contro il rider, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte. Le indagini hanno permesso di delineare la dinamica del pestaggio e di identificare gli altri due componenti del gruppo, anch’essi minorenni. Un quinto partecipante non è stato destinatario di alcun provvedimento in quanto non imputabile. A causa delle botte, il rider ha riportato una prognosi di 20 giorni.
quattro minorenni sono stati collocati in comunità per rispondere delle accuse di rapina e lesioni personali aggravate in concorso, nonché di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico. ‘episodio ha riacceso i riflettori sul problema della violenza e del razzismo nei confronti dei lavoratori del settore food delivery, spesso vittime di aggressioni e rapine.
