Aggressione ai rider: ennesimo episodio di violenza a Roma, arrestati i colpevoli

Nella serata del 2 settembre, Roma è stata teatro di un’aggressione violenta ai danni di un rider, un episodio che tristemente si inserisce in una lunga serie di attacchi a lavoratori della consegna. La vittima, un giovane pakistano di 29 anni, è stato aggredito in via del Mandrione da un gruppo di quattro ragazzi. La rapina, compiuta con calci e pugni e seguita da un tentativo di furto dello scooter, ha portato alla cattura di due dei presunti aggressori. La situazione mette in luce non solo il pericolo che corrono questi lavoratori, ma anche la risposta rapida delle forze dell’ordine nell’affrontare la criminalità giovanile.

L’aggressione al rider: una dinamica violenta

Il rider stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro quando, in via del Mandrione, è stato avvicinato da un gruppo di quattro giovani. La situazione è rapidamente degenerata. I ragazzi hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni, scaraventandolo a terra mentre era ancora sul suo scooter. Questo attacco violento non ha visto il giovane abbattersi senza reagire; al contrario, con notevole determinazione e coraggio, ha cercato di opporre resistenza. Sebbene il rider sia riuscito a mantenere il controllo del suo motociclo, è stato costretto a cedere il suo telefono cellulare e le chiavi del veicolo. L’episodio evidenzia la crescente tensione e la vulnerabilità dei lavoratori in ambito di consegne, spesso soli e in situazioni di isolamento.

L’intervento tempestivo dei carabinieri

Dopo l’aggressione, i quattro giovani sono fuggiti a piedi, ma il rider, con grande lucidità, è riuscito a contattare il numero di emergenza 112. La sua descrizione dei fuggitivi è stata fondamentale per l’intervento dei carabinieri della stazione Roma Tuscolana e Roma San Giovanni, che sono giunti prontamente sul luogo dell’accaduto. Le operazioni di ricerca, avviate subito dopo la segnalazione, hanno portato all’identificazione dei sospetti in tempi record. I militari sono riusciti a rinvenire l’intera refurtiva, che è stata riconsegnata alla vittima. Questo episodio mette in evidenza non solo il pericolo che corre chi lavora in questo settore, ma anche l’efficacia delle forze dell’ordine nel rispondere a situazioni di emergenza.

La situazione sanitaria del rider aggredito

Il rider, un pakistano di 29 anni, è stato immediatamente soccorso dal personale medico del 118 e trasportato all’ospedale San Giovanni Addolorata. Qui, ha ricevuto le cure necessarie per le lesioni riportate durante l’aggressione. Dopo essere stato medicato, il giovane è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Nel frattempo, i due giovani maggiorenni arrestati sono stati trattenuti in caserma e successivamente condotti presso le aule di piazzale Clodio, dove il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, ordinando per loro l’obbligo di dimora nel Comune di Roma. Gli altri due minori del gruppo, invece, sono stati rilasciati. Questo aspetto evidenzia come la giustizia possa affrontare, anche se con limitazioni, la situazione dei giovanissimi coinvolti in atti di violenza.

Violenze simili: un problema crescente per i rider a Roma

L’aggressione avvenuta in via del Mandrione non è un caso isolato. Solo pochi giorni dopo, il 4 settembre, un altro rider è stato vittima di un tentativo di rapina in via Vincenzo Morello, nella zona di Pietralata. In quell’occasione, la vittima, un pakistano di 39 anni, è stata accoltellata a un braccio durante un tentativo di rapina. Anche se le ferite non erano gravi, il fattorino è stato trasportato in codice giallo al Policlinico Umberto I. L’aggressore, però, è riuscito a far perdere le proprie tracce, lasciando il caso nelle mani dei carabinieri. La recrudescenza di tali episodi sottolinea l’esigenza di una maggiore sicurezza per i rider e di un intervento mirato da parte delle autorità locali per affrontare il problema della violenza nei quartieri di Roma.