Ultimo aggiornamento il 2 Giugno 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Un grave episodio di violenza si è verificato lo scorso novembre presso la scuola professionale Apolf di Pavia, specializzata nella formazione di giovani per il settore della ristorazione. Un ragazzino di 15 anni con disabilità intellettiva è stato picchiato da un compagno di classe, subendo un trauma cranico che lo ha costretto al ricovero ospedaliero e alla perdita dell’anno scolastico. La famiglia della vittima, sconvolta dall’accaduto, si è rivolta ad un avvocato per chiedere spiegazioni alla scuola e sta valutando un’azione legale.
‘aggressione e le conseguenze sulla vittima
Un’aggressione inaspettata e violenta
Il quotidiano “La Provincia Pavese” ha riportato la notizia della brutale aggressione avvenuta all’interno di un’aula scolastica, ai danni di un ragazzino di 15 anni con disabilità intellettiva. A seguito dell’episodio, il giovane ha subito un trauma cranico che lo ha costretto al ricovero in ospedale per diversi giorni, con la conseguente perdita dell’anno scolastico.
Danni fisici e morali
La famiglia della vittima sostiene che l’aggressione abbia provocato al ragazzo non solo danni fisici, ma anche morali. Il giovane, infatti, sta ancora assumendo farmaci e si trova sotto la supervisione di uno psicologo per far fronte alle conseguenze emotive dell’accaduto. familiari hanno inoltre richiesto alla scuola la possibilità di seguire la didattica a distanza, ma tale opportunità non è stata concessa.
tentativi di reinserimento e la posizione della scuola
Il reinserimento in classe fallito
Dopo il trauma subito, la vittima ha tentato due volte di rientrare in classe, ma entrambe le volte è stata colta da attacchi di panico che ne hanno reso impossibile il ritorno alla normalità. genitori del ragazzo, preoccupati per la sua salute fisica e mentale, hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato per chiedere chiarimenti alla scuola e preannunciare un’azione legale.
La posizione della scuola
Piero Iannello, direttore di Apolf, ha espresso il proprio rammarico per la situazione venutasi a creare, sostenendo che la scuola avrebbe fatto il possibile per agevolare il ritorno del ragazzo a scuola. Iannello ha inoltre dichiarato che non è mai pervenuta una richiesta formale per la didattica a distanza, ma che, in ogni caso, la scuola avrebbe potuto organizzarla solo per un periodo limitato. Al momento, l’istituto sta preparando una relazione per rispondere al legale della famiglia.
‘episodio di violenza subito da questo studente con disabilità intellettiva ha sollevato interrogativi e preoccupazioni sulle misure di sicurezza e prevenzione all’interno delle scuole, nonché sull’importanza di garantire un ambiente formativo inclusivo e protetto per tutti gli studenti. La vicenda è ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi sia da parte della famiglia che della scuola.