Il processo per il femminicidio di Alice Neri prenderà il via il prossimo 7 febbraio, con l’unico imputato, il trentenne tunisino Mohamed Gaaloul. Tuttavia, gli avvocati della madre e del fratello di Alice, Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla divulgazione di informazioni tecniche e notizie in prossimità dell’udienza.
In una nota, i difensori hanno sottolineato che “lo schema solito” seguito dalla difesa dell’imputato e del marito di Alice ha portato alla pubblicazione di articoli che potrebbero influenzare il processo. Non entrando nel merito del motivo per cui ciò stia accadendo, gli avvocati hanno sottolineato l’importanza del dibattimento penale come momento cruciale per la formazione della prova e la ricerca della verità processuale.
Secondo Zaccaria e Pellegrini, “articoli come quelli apparsi nei giorni scorsi, in prossimità dell’inizio del processo ad opera di consulenti ed altri importanti attori, di parte, che saranno ancora domani soggetti attivi nel processo, inducono a riflessioni serie”. Pertanto, hanno sottolineato la necessità di proteggere l’integrità del processo e di evitare possibili influenze o suggestioni.
I difensori di Alice Neri hanno sottolineato l’importanza del dibattimento penale come momento “sacro” del procedimento, in cui si forma la prova e si cerca di raggiungere la verità processuale. Hanno evidenziato che il processo dovrebbe essere un momento di confronto tra le parti coinvolte, senza interferenze esterne che potrebbero influenzare il corso delle indagini.
Secondo gli avvocati, la divulgazione di informazioni tecniche e notizie in prossimità dell’inizio del processo potrebbe portare a “riflessioni serie” sulla tutela di un processo giusto per tutte le parti coinvolte. Hanno sottolineato la necessità di preservare l’integrità del processo e di evitare possibili suggestioni che potrebbero compromettere la ricerca della verità.
Gli avvocati di Alice Neri hanno concluso la loro nota con una richiesta di rispetto per la vittima e per il processo. Hanno sottolineato che la loro preoccupazione riguarda non solo la divulgazione di informazioni tecniche, ma anche il rispetto della sacralità del procedimento e della dignità di Alice.
“In relazione ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sul femminicidio della 32enne trovata carbonizzata a novembre 2022 nelle campagne di Concordia, nella Bassa modenese”, hanno affermato Zaccaria e Pellegrini, “ancora una volta, il nostro è un richiamo al rispetto. Rispetto di Alice, ancora privata, oltre che della vita, di un degno funerale, rispetto della sacralità del processo”.
La richiesta di rispetto per Alice Neri e per il processo riflette l’importanza di garantire un processo giusto e imparziale per tutte le parti coinvolte. Gli avvocati hanno sottolineato che la tutela dell’integrità del processo è nell’interesse di tutti e contribuisce alla ricerca della verità.
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