Allarme Dengue: Ministero Salute lavora a scorta vaccini, turisti italiani in Brasile +50% - avvisatore.it
La direzione della Prevenzione del ministero della Salute sta prendendo misure per affrontare il rischio di Dengue, alzando il livello di allerta e attenzione nei porti e negli aeroporti. In caso di necessità, si sta lavorando per avere a disposizione una buona scorta di vaccini anti-Dengue. Questa potrebbe essere una “arma” di prevenzione in più, considerando l’aumento dei casi in Sud America, l’incremento del flusso di viaggiatori per il Carnevale e l’arrivo della stagione mite in Italia. Il vaccino tetravalente vivo attenuato è stato approvato dall’Aifa ad ottobre 2023.
In tutta Italia sono stati attivati controlli negli aeroporti e la disinfezione degli aeromobili per prevenire il rischio di Dengue. L’OMS avverte che i contagi sono in forte crescita a livello globale e gli infettivologi consigliano ai viaggiatori di controllarsi se presentano sintomi particolari. L’aeroporto di Fiumicino ha innalzato il livello di vigilanza per gli aerei provenienti da Paesi in cui il rischio di contrarre la malattia Dengue è frequente e continuo. Sono previste misure di monitoraggio sulla disinfettazione degli aerei e la valutazione di eventuali ordinanze per interventi straordinari di sorveglianza, sanificazione e disinfestazione.
Il numero di turisti italiani che scelgono il Brasile come meta di viaggio è cresciuto del 50% nel 2023, facendo registrare un record di ingressi turistici internazionali nel Paese sudamericano. Secondo i dati di Embratur, l’agenzia governativa federale per la promozione del turismo, nel 2023 sono arrivati negli aeroporti brasiliani 129,4mila visitatori provenienti dall’Italia, con un aumento del 49,10% rispetto all’anno precedente. L’Italia si posiziona al decimo posto nella classifica dei principali Paesi di provenienza dei viaggiatori internazionali verso il Brasile, rappresentando il 2,2% del totale.
Nel 2023 sono stati registrati oltre 5 milioni di casi di Dengue, con più di 600mila contagi solo nel mese di gennaio. L’OMS aveva già messo in guardia sull’escalation della malattia, che ha registrato un aumento di dieci volte in vent’anni, passando da 500mila casi nel 2000 a oltre 5 milioni nel 2019. Dopo una fase di rallentamento durante la pandemia, la circolazione della Dengue ha ripreso a crescere. Nel 2023 sono stati segnalati oltre 5,5 milioni di casi e più di 5mila morti. L’80% dei casi si è verificato nel Sud America, con il Brasile che ha registrato circa 3 milioni di contagi. Al di fuori del Sud America, sono stati segnalati aumenti significativi in Bangladesh, Burkina Faso e Vietnam. Anche l’Europa non è stata risparmiata, con casi sporadici in Italia, Francia e Spagna. Nel 2024 sembra confermarsi il trend dell’anno precedente, con oltre 600mila casi registrati nel mondo nel solo mese di gennaio.
La maggior parte dei contagi (550mila) si concentra nelle Americhe, con un aumento del 189% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 263% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Sono stati registrati 68 decessi. Il Brasile rimane il Paese più colpito, con 126mila contagi solo nell’ultima settimana di gennaio. Tra i Paesi al di fuori delle Americhe per cui sono disponibili dati, si conferma l’alta circolazione della Dengue in Burkina Faso e Malesia.
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