Allerta massima in Italia a seguito dell’attacco dell’Iran a Israele

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Allerta massima in Italia a seguito dell'attacco dell'Iran a Israele - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Aprile 2024 by Giordana Bellante

L’attacco dell’Iran contro Israele ha generato un’importante allerta anche in Italia, con la necessità di rafforzare le misure di sicurezza per proteggere gli obiettivi sensibili. Le autorità italiane, guidate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, stanno adottando azioni per fronteggiare possibili minacce legate a questa situazione di tensione internazionale.

Allerta aumentata per le rappresentanze iraniane in Italia

Dopo l’attacco dell’Iran a Israele, le autorità italiane hanno sollevato l’allerta per le rappresentanze iraniane in Italia al massimo livello. Il ministro dell’Interno ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per valutare la minaccia e prendere le misure necessarie. Si teme non solo possibili proteste, ma anche azioni di individui pericolosi per la sicurezza nazionale.

Sicurezza rafforzata su obiettivi a rischio

Il Viminale sta identificando oltre 250 obiettivi a rischio in Italia, incluse sedi diplomatiche, associazioni e comunità legate a Teheran. Le operazioni di intelligence e antiterrorismo sono in corso, mantenendo il contatto con Paesi arabi non in linea con l’Iran. Sinagoghe, moschee e comunità ebraiche sono sotto stretta osservazione, così come il ghetto di Roma. Anche il Vaticano e gli aeroporti sono focus di attenzione, con voli cancellati da e per Teheran e Tel Aviv. La situazione delle forze armate italiane nell’area di crisi è monitorata, con l’invito a evitare viaggi in Iran e a considerare attentamente gli spostamenti in Israele.

Università e manifestazioni: tensioni in aumento

Le università italiane stanno affrontando un periodo delicato a causa delle manifestazioni pro Palestina in atto da mesi. Un comitato per l’ordine e la sicurezza è pianificato per il 24 aprile, coinvolgendo i vertici accademici per affrontare le preoccupazioni. In vista delle celebrazioni del 25 aprile, si prevedono manifestazioni che potrebbero aggravare le tensioni esistenti. I cortei, soprattutto a Roma, diventano terreno di confronto tra diverse fazioni, alimentando le preoccupazioni per ulteriori conflitti. La ministra dell’Università sottolinea la necessità di gestire con attenzione questo momento delicato, caratterizzato da episodi di intolleranza e influenzato dalle tensioni internazionali in atto.

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