Alpinista salvato dopo un incidente a Punta Nordend: 17 interventi per il soccorso alpino piemontese - Occhioche.it
Un’operazione di soccorso alpino è stata condotta oggi in Piemonte, con il salvataggio di un alpinista in difficoltà sulla Punta Nordend, la seconda montagna più alta del Monte Rosa. La missione ha evidenziato l’efficienza del soccorso alpino locale, che ha risposto prontamente a più di una dozzina di emergenze nella giornata di oggi, tra cui incidenti di canyoning.
Alle 10 del mattino, un gruppo di alpinisti che stava scendendo dalla Punta Nordend ha contattato i soccorsi dopo che uno di loro aveva subito un trauma a una gamba. L’incidente ha reso impossibile per l’alpinista continuare la discesa e, preoccupati per la sua condizione, i compagni di cordata hanno immediatamente allertato il soccorso alpino. La Punta Nordend, con i suoi 4.610 metri di altitudine, è una meta ambita ma anche potenzialmente pericolosa per gli alpinisti, specialmente in caso di emergenze.
In seguito alla chiamata, è stata attivata l’eliambulanza del 118, che ha raggiunto tempestivamente l’area. L’equipe di soccorso, dotata di competenze specialistiche, è stata sbarcata con il verricello a oltre 4.500 metri di quota, mettendo a rischio la propria incolumità per assistere l’alpinista in difficoltà. Dopo aver stabilizzato il paziente e valutato le sue condizioni, i soccorritori lo hanno disposto per il trasferimento in ospedale. L’operazione ha richiesto grande attenzione e precisione a causa delle insidie legate all’elevata quota e alle difficili condizioni ambientali.
Effettuare un intervento a quelle altitudini presenta molteplici difficoltà. Oltre alla rarità dell’ossigeno, le temperature sono generalmente basse e il terreno può essere instabile. Nonostante queste sfide, la preparazione e l’esperienza dell’equipe di soccorso sono state decisive per il buon esito dell’operazione. L’alpinista è stato trasferito in ospedale per ricevere le cure necessarie a seguito del trauma.
Nel pomeriggio, il soccorso alpino ha affrontato due nuovi interventi legati a incidenti di canyoning. Il primo si è verificato intorno alle 14 nella Forra di Caprie, dove una donna francese ha riportato una sospetta lussazione alla spalla. Anche in questo caso, una squadra di terra è stata inviata per assistere la persona in difficoltà. L’intervento ha comportato un’operazione di stabilizzazione dell’arto per alleviare il dolore intenso che la donna stava vivendo.
Poco dopo, un altro intervento è stato necessario al Canyon delle Fuse a Ormea, in provincia di Cuneo. Qui una donna ha subito un trauma alla caviglia, anch’essa durante l’attività di canyoning. Fortunatamente, la sua posizione era più accessibile, consentendo ai soccorritori di completare l’operazione ulteriormente con l’elisoccorso. Anche in questo caso, la rapidità e l’efficacia del soccorso hanno garantito che la persona fosse assistita e condotta in ospedale per ricevere le adeguate cure.
Durante la giornata di oggi, il soccorso alpino piemontese ha dimostrato ancora una volta la propria competenza e capacità di reazione a situazioni di emergenza in montagna e durante le pratiche outdoor.
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