Antonioni, il maestro del cinema italiano: la vita, l’amore e la passione per l’arte raccontati dalla moglie Enrica Fico

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Antonioni, il maestro del cinema italiano: la vita, l'amore e la passione per l'arte raccontati dalla moglie Enrica Fico - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Giugno 2024 by Francesca Monti

La città di Ferrara rende omaggio a Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani, con l’inaugurazione di uno spazio espositivo dedicato alla sua vita e alle sue opere. Lo Spazio Antonioni, situato all’ex Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari, ospita una vasta selezione di documenti, pellicole, quadri e oggetti appartenuti al maestro, donati dalla moglie Enrica Fico, che per 35 anni ha condiviso la vita e l’arte con Antonioni.

MUSEO DEDICATO AD ANTONIONI

Il museo, curato da Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Francaise e del dipartimento culturale del Centre Pompidou, è un luogo permanente dove appassionati e studiosi possono approfondire la conoscenza dell’opera di Antonioni. Tra i cimeli più preziosi, spicca l’Oscar alla carriera ricevuto dal regista nel 1995, una statuetta di bronzo placcata in oro che Enrica Fico ha deciso di donare al museo, nonostante il suo grande affetto per quell’oggetto che rappresenta la forza e il talento del marito.

Enrica Fico ha parlato della sua vita con Antonioni in un’intervista rilasciata a Oggi, nella loro casa di Trevi, un buen ritiro dove la coppia amava trascorrere il tempo lontano dai riflettori. La loro storia d’amore è iniziata grazie a un amico comune, l’artista Eugenio Carmi, che li ha fatti incontrare a Roma quando Antonioni aveva 55 anni e lei appena 18.

LA VITA PRIVATA E LA PASSIONE PER ‘ARTE

Antonioni era un uomo affascinante, alto e magro, molto attento al suo aspetto fisico. Enrica rimase subito colpita da lui, tanto da definirlo un “guerriero indiano”. Nonostante la differenza di età e di carattere, tra i due nacque un’intesa profonda, basata sulla passione per l’arte e l’architettura. Antonioni regalò a Enrica, per il primo compleanno trascorso insieme, una collana appartenuta a Geronimo, portata dal deserto americano dopo le riprese di Zabriskie Point.

Il regista era un amante del buon cibo, ma anche un salutista. A Roma aveva acquistato un terreno con animali da cortile e un grande orto, da cui ogni settimana arrivavano prodotti freschi alla loro casa romana. A Trevi c’era un altro orto, e in ogni luogo dove abbia vissuto, Antonioni ha sempre voluto un pezzo di terra da coltivare.

BUEN RITIRO ANTONIONI

A Trevi, Antonioni aveva acquistato un vecchio casolare che diventò il luogo del cuore della coppia. Qui il regista scriveva le sue sceneggiature, riprendeva a dipingere e riceveva amici e colleghi come Francis Ford Coppola, Wim Wenders e Tonino Guerra. Antonioni amava ricevere, raccontare barzellette ed essere al centro dell’attenzione. Il casolare era anche un luogo di divertimento, con un tavolo da ping pong attorno al quale si batterono un gran numero di ospiti.

Antonioni viveva con l’urgenza di fare cinema e restare aggiornato. Andava ogni giorno a vedere un film, anche se non gli piaceva quasi nulla. Amava i thriller, ma non la violenza di alcuni americani. Seguiva con interesse la serie tv di Montalbano e avrebbe sicuramente apprezzato il dinamismo di recenti fiction.

Il cinema introspettivo di Antonioni ha rivoluzionato il modo stesso di concepire inquadrature, luci, movimenti e tempi, sino a Blow Up, Professione Reporter, Zabriskie Point. Il regista era curioso di ogni cosa, poteva stare seduto al tavolo di un bar a osservare la gente che passava e trarne ispirazione, controllava minuziosamente ogni ripresa.

Enrica Fico ha raccontato anche la sua esperienza di regista di “Fare un film per me è vivere”, un documentario sul dietro le quinte di “Al di la delle nuvole”, girato nel 1996. Antonioni non amava avere intrusioni sul set, tanto meno essere ripreso, ma Enrica è riuscita a catturare momenti preziosi della sua vita e del suo lavoro.

Oggi Enrica Fico si divide tra una casa al mare e il casale di Trevi, dove lo sguardo si perde nel verde umbro. È in quel luogo che si trova tutto Michelangelo Antonioni, il grande maestro del cinema italiano.