Ultimo aggiornamento il 20 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi
Dopo una serie di proteste da parte di studenti universitari in tutta Italia, la comunità accademica italiana ha iniziato a mobilitarsi per sostenere la causa palestinese. In particolare, un gruppo di antropologi, noto come “Antropologə per la Palestina”, ha lanciato un appello pubblico rivolto alle istituzioni e ad altri atenei italiani, chiedendo la sospensione delle collaborazioni accademiche con Israele.
‘appello di Antropologə per la Palestina
Il gruppo, composto da antropologi che lavorano all’interno e all’esterno delle università, ha pubblicato un “lungo e articolato appello” che chiede la sospensione di tutti gli accordi di collaborazione scientifica con le università israeliane, fino a quando non verrà ripristinato il diritto internazionale. Inoltre, l’appello chiede l’interruzione di ogni forma di collaborazione con istituzioni e aziende israeliane e un intervento deciso da parte delle autorità governative italiane e delle istituzioni universitarie per porre fine immediatamente ai conflitti e al “genocidio in atto”.
La risposta della comunità accademica
‘appello di Antropologə per la Palestina ha raccolto un’ampia adesione all’interno della comunità accademica italiana. In meno di 24 ore, il gruppo ha ricevuto le firme di oltre 200 docenti, ricercatori e dottorandi provenienti da diversi atenei italiani e stranieri. Questa risposta rapida e significativa dimostra che la causa palestinese sta diventando sempre più importante per la comunità accademica italiana e che molti sono disposti a prendere una posizione pubblica a sostegno di questa causa.
Inoltre, l’appello di Antropologə per la Palestina è solo l’ultimo di una serie di iniziative accademiche a sostegno della causa palestinese. Negli ultimi anni, diversi atenei italiani hanno ospitato conferenze, seminari e dibattiti sulla questione palestinese e molti docenti e ricercatori hanno condotto ricerche sul campo nei territori occupati. Queste iniziative accademiche non solo contribuiscono a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione palestinese, ma forniscono anche preziose conoscenze e approfondimenti su una questione complessa e controversa.
Tuttavia, la decisione di sospendere le collaborazioni accademiche con Israele è una questione che divide la comunità accademica. Alcuni sostengono che questa misura sia necessaria per esercitare una pressione su Israele affinché rispetti il diritto internazionale e ponga fine all’occupazione dei territori palestinesi. Altri, invece, ritengono che questa misura sia controproducente e che limiti la libertà accademica e la collaborazione scientifica internazionale.
In ogni caso, l’appello di Antropologə per la Palestina rappresenta un’importante iniziativa da parte della comunità accademica italiana per sostenere la causa palestinese e contribuire a una soluzione pacifica e giusta del conflitto israelo-palestinese.
