Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2024 by Francesca Monti
L’incertezza abitativa sta generando forte preoccupazione tra gli anziani residenti nel complesso abitativo del Trivulzio a Milano. La situazione si è aggravata con la disdetta del contratto nel 2025, mettendo a rischio la stabilità di numerose famiglie, specialmente quelle con condizioni economiche difficili e problemi di salute, come spiega Giulia Calizi, inquilina di un appartamento di via Poma appartenente al Pat, il Pio Albergo Trivulzio.
Braccio di ferro tra Baggina e inquilini
Da mesi, si assiste a uno scontro tra la società Baggina, intenzionata a cedere il patrimonio immobiliare al fondo INVIMIT per saldare debiti con i fornitori, e gli inquilini del Trivulzio. Questa manovra ha destato grande inquietudine tra i residenti, i quali temono che il patrimonio immobiliare del Pat venga coinvolto in operazioni speculative, mettendo a rischio la permanenza delle famiglie residenti.
Sfratti e aumenti dei canoni di affitto
Gli inquilini, sostenuti dai sindacati, hanno già iniziato a vivere le conseguenze di questa situazione: alcune famiglie hanno ricevuto le prime lettere di sfratto, mentre ad altre è stata richiesta un’ingiustificata incremento del canone di affitto. Tali richieste rappresentano un duro colpo per i residenti, considerati “ricchi” per le case popolari, ma incapaci di far fronte ai costi del mercato immobiliare milanese.
Il clima di incertezza e precarietà abitativa che avvolge il complesso residenziale del Trivulzio a Milano rappresenta una situazione di emergenza per molte famiglie, in particolar modo per gli anziani con fragili condizioni di salute e problemi economici. La necessità di trovare soluzioni concrete e garantire la stabilità abitativa di tutti gli inquilini diventa cruciale in un contesto dove il rischio di sfratti e aumenti esorbitanti dei canoni di affitto si fa sempre più pressante.