Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Un gesto sconcertante e preoccupante ha avuto luogo a Napoli durante la proiezione del film Fortapasc, che racconta la storia del giornalista Giancarlo Siani, vittima di un efferato omicidio camorristico. Alcuni studenti hanno applaudito la scena dell’assassinio, suscitando l’immediata reazione del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha espresso la sua ferma condanna sui social e ha annunciato l’intenzione di fare piena luce sull’accaduto.
La scuola, comunità antitetica alla mentalità mafiosa
La scuola è e deve essere il primo presidio di legalità, un luogo in cui i giovani possono formarsi e crescere secondo i valori della giustizia e della convivenza civile. In quanto comunità, la scuola si pone come antitesi a qualsiasi mentalità che richiami quella mafiosa o addirittura ne esalti le azioni. Per questo motivo, l’applauso di alcuni studenti durante la proiezione del film Fortapasc, che narra la storia del giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra, è un gesto di una gravità inaudita, che ha sconcertato e preoccupato il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
La reazione del Ministro Valditara: condanna e impegno per l’indagine
Il Ministro Valditara non ha esitato a esprimere la sua ferma condanna per l’accaduto, scrivendo sui social: “La scuola è e deve essere il primo presidio di legalità, è e deve essere una comunità, per definizione, antitetica a qualsiasi mentalità che rievochi quella mafiosa o addirittura plauda ad essa. Per questo la gravità del gesto di applaudire all’efferato assassinio camorristico del giornalista Giancarlo Siani, come è avvenuto a Napoli durante la proiezione del film Fortapasc da parte di alcuni studenti, mi sconcerta e mi preoccupa. Oggi stesso intendo quindi agire per fare piena luce sull’accaduto“.
‘importanza dell’educazione alla legalità e della memoria delle vittime di mafia
‘episodio avvenuto a Napoli durante la proiezione del film Fortapasc non solo rappresenta un grave atto di mancanza di rispetto per la memoria di Giancarlo Siani e di tutte le vittime di mafia, ma anche un allarmante segnale del lavoro ancora necessario per promuovere l’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva tra i giovani. È fondamentale che la scuola, in quanto istituzione educativa e formativa, svolga un ruolo attivo nella promozione di questi valori, contrastando la mentalità mafiosa e favorendo la crescita di una società più consapevole e responsabile.
In questo senso, l’impegno del Ministro Valditara nella condanna dell’accaduto e nella ricerca della verità rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la mentalità mafiosa e nella tutela della memoria delle vittime di mafia, come Giancarlo Siani. La strada da percorrere è ancora lunga, ma è essenziale che tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni scolastiche alle famiglie, siano impegnati in questa battaglia per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.