Approvato il decreto legge sulla cultura: il via libera definitivo del Senato

Il Senato approva il decreto-legge sulla cultura, con misure per sostenere editoria e librerie, e il “Piano Olivetti” per valorizzare aree svantaggiate e promuovere la creatività.
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decreto legge sulla cultura 2025: il senato approva il via libera definitivo per nuove iniziative culturali e finanziamenti

Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi

Il Senato della Repubblica Italiana ha recentemente approvato il decreto-legge sulla **cultura**, con un voto che ha visto **80 favorevoli**, **61 contrari** e un **astenuto**. Questo provvedimento, che rappresenta una significativa iniziativa per il **settore culturale**, è stato accolto con entusiasmo dal **ministro per la Cultura**, **Alessandro Giuli**, il quale ha sottolineato l’importanza di questo passo per l’intera **filiera editoriale**.

Il voto e le reazioni del ministro

Il decreto, già passato dalla **Camera**, ha ricevuto il via libera definitivo in **Senato**, segnando un momento cruciale per il panorama **culturale italiano**. Il ministro **Giuli** ha descritto l’approvazione come una “grande boccata d’ossigeno” per il **settore dell’editoria**. Durante le sue dichiarazioni, ha evidenziato che il provvedimento non solo fornisce **risorse immediate**, ma stabilisce anche un **piano triennale** per affrontare le **sfide culturali** del **Paese**. Questo piano include il “Piano **Olivetti**”, che mira a rivitalizzare le **aree interne** e le **periferie**, oltre a promuovere la **diplomazia culturale** nel **Mediterraneo**.

**Giuli** ha anche espresso soddisfazione per le **misure** destinate a potenziare l’offerta **culturale** nei **giornali**, interpretando questo come un segnale di fiducia verso la **stampa tradizionale**. Nonostante le critiche delle **opposizioni**, il ministro ha notato che vi è stata una certa apertura al dialogo, con diversi **ordini del giorno** approvati durante la discussione in aula. Ha concluso sottolineando l’importanza del ruolo del **Parlamento** in questo processo, evidenziando come il **dibattito** abbia dimostrato una volontà di collaborazione.

Le misure previste dal decreto

Il decreto-legge si compone di tredici articoli che delineano **strategie** a lungo termine per trasformare la **cultura** in un **motore di sviluppo** sociale ed economico. Tra le principali misure, spicca il “Piano **Olivetti** per la **Cultura**”, che si propone di rendere la **cultura** accessibile a tutti, con un focus particolare sulle **aree più svantaggiate** del **Paese**. Questo piano prevede la riqualificazione di **spazi culturali** e **biblioteche**, promuovendo la **lettura** e il coinvolgimento delle **comunità locali**.

In aggiunta, il decreto prevede la valorizzazione di **archivi storici** e **istituti culturali**, nonché la **digitalizzazione** di documenti per facilitare l’accesso alla **cultura**. La promozione dell’**alfabetizzazione digitale** e della **produzione audiovisiva** è un altro aspetto chiave, volto a sostenere la **creatività** dei **giovani artisti** e a rendere il **patrimonio culturale** più fruibile attraverso le **nuove tecnologie**.

Il piano olivetti: un progetto ambizioso

Il “Piano **Olivetti**” rappresenta uno dei **pilastri fondamentali** del decreto. Ispirato alla visione di **Adriano Olivetti**, questo progetto mira a combattere la **marginalizzazione sociale** attraverso la valorizzazione della **cultura**. Le **biblioteche**, in questo contesto, vengono riconosciute come spazi non solo di conservazione del sapere, ma anche di aggregazione e **socialità**. L’iniziativa prevede anche la promozione di **attività culturali** che coinvolgano le **comunità**, rendendo la **cultura** un elemento centrale nella vita quotidiana.

Il piano si estende anche alla **digitalizzazione** di archivi e documenti, per rendere la **cultura** più accessibile. La promozione dell’**alfabetizzazione digitale** è cruciale per garantire che le **nuove generazioni** possano interagire con il **patrimonio culturale** in modo significativo. Inoltre, il progetto prevede il sostegno alla **produzione audiovisiva**, per incentivare la **creatività** e l’**innovazione** tra i **giovani artisti**.

Supporto per librerie, editoria e biblioteche

Il decreto prevede **misure economiche** specifiche per sostenere il **settore editoriale** e le **librerie indipendenti**. Un fondo di **4 milioni di euro** sarà destinato all’apertura di nuove **librerie** da parte di **giovani imprenditori**, con particolare attenzione ai **piccoli comuni** che spesso mancano di punti vendita di **libri**. Inoltre, sono previsti **25 milioni di euro** per il **2025** e **5 milioni** per il **2026**, destinati alla **filiera editoriale**, comprese le **librerie storiche**.

Le **biblioteche statali** riceveranno fondi per ampliare le loro **collezioni**, sia **cartacee** che **digitali**, per rendere la **lettura** più accessibile a tutti. Il **governo** intende anche incentivare la **lettura** attraverso misure di **promozione editoriale**, sostenendo la distribuzione di **libri** in **aree meno servite**. Inoltre, è previsto un fondo di **10 milioni di euro** per il **2025**, finalizzato a potenziare le **pagine culturali** dei **quotidiani**, contrastando il calo delle vendite e promuovendo **contenuti di qualità**.

Nuove regole per la carta della cultura e il bonus 18app

Il decreto introduce nuove **regole** per la gestione della **Carta della Cultura Giovani** e della **Carta del Merito**, strumenti pensati per incentivare la **fruizione culturale** tra i **giovani**. Gli esercenti che accettano questi **bonus** dovranno trasmettere le **fatture** entro **90 giorni** dalla conclusione dell’iniziativa, con scadenza fissata al **31 marzo 2025** per il **Bonus Cultura 18App**. Questa misura mira a garantire un utilizzo più **trasparente** dei fondi destinati alla **cultura**, evitando sprechi e irregolarità.

Semplificazione delle procedure per eventi culturali

Un altro aspetto fondamentale del decreto riguarda la **semplificazione** delle procedure burocratiche per l’organizzazione di **eventi culturali** dal vivo. Le nuove norme riducono il numero di **autorizzazioni** necessarie per eventi con meno di **2.000 partecipanti**, sostituendo alcune **licenze** con una **segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)**, a condizione che non ci siano **vincoli ambientali** o **paesaggistici**.

Questa **semplificazione** è pensata per incentivare la **produzione artistica** e facilitare la programmazione di **eventi**, garantendo al contempo il rispetto delle normative sulla **sicurezza**. L’obiettivo è creare un contesto favorevole alla crescita del **settore dello spettacolo dal vivo**, che rappresenta una componente essenziale dell’**industria culturale italiana**.

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