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“Archiviazione per due ex assessori: la statua di Maradona a Napoli rimane un simbolo controverso”

Archiviazione dell’inchiesta su Eleonora de Majo ed Egidio Giordano

La vicenda giudiziaria che coinvolgeva l’ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli Eleonora de Majo e l’ex assessore della terza municipalità Egidio Giordano è giunta alla sua conclusione. I due erano stati indagati per una presunta turbativa d’asta riguardante la procedura di selezione della commissione comunale incaricata di scegliere il progetto per la statua di Diego Armando Maradona, da collocare nello stadio intitolato al campione argentino.

La Procura di Napoli ha richiesto l’archiviazione del caso per entrambi gli imputati, sostenendo che non ci sono prove di condotte illecite o opache nella composizione della commissione. La commissione era composta da autorevoli esponenti della cultura, dello sport, del giornalismo e anche da rappresentanti della tifoseria azzurra.

Durante le indagini, è stata effettuata una perquisizione presso le abitazioni dei due indagati, ma non sono state trovate prove a sostegno delle accuse. In particolare, sono stati trovati dei fuochi d’artificio, che hanno portato a una richiesta di rinvio a giudizio per detenzione di materiale esplodente. Tuttavia, anche da questa accusa, De Majo e Giordano sono stati prosciolti.

Conferenza stampa e soddisfazione degli avvocati difensori

Domani, nella Sala Nugnes di Via Verdi, a Napoli, si terrà una conferenza stampa per fare il punto sulla vicenda. Saranno presenti i protagonisti dell’inchiesta, oltre al collegio difensivo di De Majo e Giordano, composto dagli avvocati Domenico Ciruzzi, Natalia Fuccia, Annalisa Senese e Alfonso Tatarano.

Gli avvocati difensori Ciruzzi e Fuccia hanno espresso soddisfazione per l’archiviazione del caso. In una nota, hanno dichiarato: “Si chiude definitivamente una vicenda processuale rispetto alla quale – ed a prescindere da ogni valutazione sulla complessiva indagine – Eleonora De Majo è totalmente estranea, come peraltro evidenziato e dimostrato sin dall’immediatezza. Va dato atto al pm Celeste Carrano di aver avuto l’onestà intellettuale di rivedere la propria iniziale posizione e al giudice per l’udienza preliminare Enrico Campoli di aver certificato la totale innocenza della nostra assistita anche in relazione alla residuale vicenda dei fuochi di artificio“.

La conferenza stampa rappresenterà un’occasione per fare chiarezza sulla vicenda e per ribadire l’innocenza di De Majo e Giordano.

Redazione

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