Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Un’incursione della polizia di Roma ha portato all’arresto di due ladri d’appartamento di origine georgiana, sorpresi nel tentativo di forzare una porta in via Nomentana. L’operazione ha rivelato un quadro inquietante, comprensivo di oggetti rubati e attrezzi per il crimine. Le indagini hanno mostrato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno dei reati predatori nella capitale.
l’operazione di polizia
il fermo dei ladri
Il primo intervento degli agenti del commissariato Vescovio è avvenuto quando una pattuglia ha notato due individui sospetti entrare in un palazzo su via Nomentana. Gli agenti, mantenendo un profilo discreto, hanno seguito i due uomini che, all’ignara ricerca di un obiettivo, sono stati colti sul fatto mentre tentavano di forzare la porta di uno degli appartamenti con un oggetto metallico. Identificati e fermati, i ladri, di 41 e 34 anni, sono stati sottoposti a controllo per verificare la loro eventuale connessione con altri crimini.
il ritrovamento degli attrezzi
In seguito al fermo, le forze dell’ordine hanno perquisito le due automobili di proprietà degli indagati. Questi veicoli nascondevano attrezzi specializzati per aprire porte e finestre, evidenziando la loro propensione al crimine. Le operazioni di polizia hanno rivelato non solo l’intenzione di commettere furti, ma anche un modus operandi premeditato e sistematico. Questo primo passo ha creato le basi per ulteriori indagini, avviate anche con il supporto del distretto Ponte Milvio e del commissariato Tuscolano.
le perquisizioni e i ritrovamenti
le scoperte nell’abitazione
Poco dopo l’arresto, gli investigatori si sono concentrati su un’abitazione a Torrenova, nella periferia est di Roma. Questo ufficio di indagine ha rivelato informazioni preziose sulle relazioni dei due ladri, portando a una perquisizione che ha rivelato una vera e propria centrale di furto. Nella camera condivisa con altri connazionali, sono stati rinvenuti una pistola rubata il giorno prima, una cassaforte forzata, oltre a vari oggetti di valore, tra cui orologi e oggetti in oro.
il contesto del furto
Questi ritrovamenti hanno acceso i riflettori su una rete di furti più ampia che operava nella capitale. La pistola, in particolare, era oggetto di indagini correlate condotte dal commissariato Tuscolano, il quale già stava investigando su un furto avvenuto precedentemente. Questo collegamento tra il recente reato e altri furti segnalati ha portato a un’intensificazione delle indagini su una possibile organizzazione criminale attiva nell’area.
l’arresto e le conseguenze legali
l’iter processuale
Una volta completati gli accertamenti, i due uomini sono stati arrestati per tentato furto d’appartamento e per la detenzione illegale della pistola. Le autorità competenti hanno subito presentato la richiesta di convalida dell’arresto al giudice per le indagini preliminari. Entrambi, noti alle forze dell’ordine per precedenti penali, hanno visto applicarsi la custodia cautelare in carcere.
il riconoscimento del lavoro delle forze dell’ordine
Le indagini hanno anche portato a un esito positivo per una delle vittime coinvolte: la proprietaria delle macchine fotografiche rubate è stata rintracciata e ha potuto riottenere i suoi beni. La donna ha espresso la sua gratitudine tramite una lettera indirizzata al questore di Roma, evidenziando l’efficace lavoro degli agenti e il loro approccio professionale e umano durante l’intera operazione. Questi episodi non solo confermano l’efficacia delle forze dell’ordine nel gestire situazioni di questo tipo, ma rinforzano anche la loro reputazione tra i cittadini.