Arrestato 38enne per rapine e tentato furto: presunto responsabile di attacchi a clerici - Occhioche.it
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Un uomo di 38 anni è stato fermato dalle forze dell’ordine dopo essere stato identificato come presunto autore di due rapine e di un tentato furto avvenuti a settembre ai danni di un parroco e di un vescovo. Le indagini condotte da polizia e carabinieri hanno permesso di risalire al sospetto, già noto alle autorità, grazie a testimonianze e riconoscimenti.
Nella notte tra il 24 e il 25 settembre, la quiete notturna è stata interrotta da un episodio di violenza ai danni di un parroco nella sua abitazione situata in via Cernaia, nei pressi della Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia del commissariato Viminale, l’aggressore ha scavalcato il muro di cinta degli alloggi, per poi sfondare la porta d’ingresso e intrufolarsi all’interno della sacrestia. Una volta dentro, ha minacciato il sacerdote con una pietra, esigendo denaro, un telefono cellulare e un computer.
Il parroco ha riferito agli agenti di aver riconosciuto l’uomo, già visto nei giorni precedenti mentre tentava un furto negli stessi alloggi. A quel tempo, il malintenzionato era stato messo in fuga, ma la sua presenza non era stata dimenticata. Durante la denuncia, il sacerdote ha visionato un album fotografico contenente le immagini di individui noti alle forze dell’ordine, identificando senza dubbi il rapinatore.
Le indagini hanno portato alla luce un secondo episodio criminale avvenuto il 16 settembre, in cui è stata vittima un vescovo insieme a suo fratello. Anche in questo caso, la scena del crimine si colloca in via Cernaia. I due uomini stavano trascorrendo del tempo in casa quando sono stati disturbati da un forte rumore proveniente dalla camera da letto. In quell’istante, hanno trovato un intruso intento a rovistare nei cassetti della loro stanza.
Il ladro, una volta sorpreso, ha minacciato i due con atteggiamenti aggressivi e, nonostante la resistenza, ha fatto perdere le proprie tracce portando con sé 150 euro in contante. La rapina ha avuto un forte impatto psicologico sui due clerici, che si sono trovati coinvolti in una situazione di pericolo e vulnerabilità, trasformando la loro abitazione in un luogo di terrore.
Le indagini hanno fatto emergere collegamenti tra i due episodi. Attraverso una collaborazione attenta tra il commissariato Viminale e i carabinieri della stazione Macao, è stato possibile raccogliere prove significative e tracce decisive che hanno condotto all’identificazione del sospetto: un uomo italiano di 38 anni.
Rintracciato dai membri delle forze dell’ordine, il presunto responsabile è stato fermato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, accusato dei reati di rapina aggravata e tentato furto in abitazione. Il suo arresto rappresenta un passo importante nel contrasto alla criminalità, in particolare ai reati che colpiscono le aree più vulnerabili della società, come quelle legate al clero e alla comunità religiosa.
Le indagini continuano, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia qualsiasi ulteriore accomplice e di prevenire future aggressioni nelle zone interessate. La sicurezza dei cittadini e la creazione di un ambiente sereno rimangono una priorità per le forze dell’ordine.
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