Arrestato 53enne a Villesse per maltrattamenti sulla figliastra: madre denunciata per omissione - Occhioche.it
Contesto: Un uomo di 53 anni è stato arrestato a Villesse, in provincia di Gorizia, con l’accusa di maltrattamenti ai danni della figliastra. La moglie, madre naturale della ragazzina di 32 anni e di origini straniere, è stata denunciata in stato di libertà per presunta condotta omissiva, non avendo ostacolato le vessazioni subite dalla minore.
‘indagine è scattata a seguito di una segnalazione da parte della scuola, che ha raccolto le confidenze della giovane vittima. Gli approfondimenti hanno portato alla luce un quadro di maltrattamenti perpetrati dall’arrestato ai danni della ragazzina, spesso anche alla presenza dei due fratelli minori.
Le violenze, sia fisiche che psicologiche, avvenivano con frequenza pressoché quotidiana. La giovane era costretta a pulire la casa ogni giorno, a occuparsi del bucato e a servire il resto della famiglia a tavola. La paura di essere svegliata nel cuore della notte, di non poter frequentare la scuola o, peggio ancora, di dover sottostare ad estenuanti allenamenti in giardino, la accompagnava costantemente, come una moderna “Cenerentola”.
Il Gip ha convalidato l’arresto e disposto la permanenza in carcere dell’indagato. La madre della ragazzina, invece, dovrà rispondere delle accuse di omissione di soccorso e di non aver protetto la figlia dalle violenze subite.
Questo caso di maltrattamenti in famiglia riporta alla luce un problema purtroppo ancora diffuso nella società. La violenza domestica, in particolare quella sui minori, è un fenomeno che richiede una costante attenzione da parte delle istituzioni e della società civile. La scuola, in questo caso, ha svolto un ruolo fondamentale nella segnalazione e nella tutela della vittima.
La scuola, come istituzione educativa e formativa, ricopre un ruolo chiave nella prevenzione e nella segnalazione di casi di violenza domestica. Gli insegnanti, infatti, sono spesso le prime figure ad accorgersi di segnali di disagio nei bambini e nelle bambine, e possono quindi intervenire tempestivamente per tutelarli.
Questo caso evidenzia l’importanza di una rete di sostegno efficace attorno ai minori. La scuola, le forze dell’ordine, i servizi sociali e la magistratura devono lavorare in sinergia per proteggere i più vulnerabili e prevenire situazioni di violenza e maltrattamento.
La tutela dei minori è una responsabilità collettiva. Ogni componente della società, dalle istituzioni ai singoli cittadini, deve fare la propria parte per garantire ai bambini e alle bambine un’infanzia serena e priva di violenze. Solo così si potrà costruire una società più giusta e inclusiva.
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