Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2024 by Francesca Monti
La recente scoperta del latitante Giacomo Bozzoli nella sua villa sul lago di Garda ha scosso le autorità. Gli investigatori, insospettiti da alcune anomalie, hanno fatto una sorprendente scoperta che ha portato all’arresto dell’uomo.
Il ritrovamento inatteso
Giovedì scorso, il motore esterno dell’aria condizionata della villa di Giacomo Bozzoli è stato notato funzionante, alimentando sospetti sul suo ritorno. I carabinieri, già sulle tracce del latitante, hanno deciso di perquisire la residenza.
La caccia al latitante
Dopo dieci giorni di ricerche in tutta Europa, Giacomo Bozzoli è stato finalmente trovato nascosto nel cassettone del letto della sua villa. La sua latitanza era dovuta a una condanna all’ergastolo per omicidio commesso nove anni prima.
Indizi rivelatori
I dettagli che hanno tradito Bozzoli sono stati vari e incisivi. Dall’oscuramento delle telecamere di sorveglianza all’allestimento del frigorifero con cibo fresco, tutto suggeriva un suo ritorno organizzato, forse con l’aiuto di complici.
La cattura dell’imprenditore
Durante la perquisizione, il maresciallo dei carabinieri ha individuato il nascondiglio dell’imprenditore grazie a dettagli come un dopobarba e indumenti simili a quelli che Bozzoli aveva addosso poco prima della sua condanna all’ergastolo. Il suo arresto è stata la conclusione di una caccia serrata.
La cattura di Giacomo Bozzoli rappresenta un successo per le forze dell’ordine europee e mette fine a una fuga durata più di una decina di giorni. La città sul lago di Garda torna così a respirare un’aria di sicurezza, sapendo che un pericoloso latitante non è più in libertà.
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