Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi
Un arresto clamoroso, avvenuto venerdì mattina, ha scosso la tranquillità di Baschi, un comune umbro situato in provincia di Terni. Un 31enne di Roma, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri per aver violato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, una donna di 38 anni con un passato segnato da maltrattamenti. La situazione di tensione ha portato all’intervento della polizia, dopo che la vittima ha segnalato la presenza indesiderata dell’ex nel luogo in cui stava soggiornando.
violazione del divieto di avvicinamento
La chiamata della vittima
La mattinata di venerdì si è animata quando la 38enne, attualmente in una difficile situazione di emergenza, ha richiesto l’intervento dei carabinieri. La donna si trovava in un agriturismo della zona, nei pressi del lago di Corbara, quando ha avvistato l’ex compagno, già oggetto di un divieto di avvicinamento emesso dal tribunale. Questo divieto, in vigore per tutelare la sicurezza della donna, era stato accompagnato da un dispositivo di sorveglianza elettronica. La situazione ha destato preoccupazione, considerando il passato di violenze subite dalla vittima.
Immediata è stata la risposta delle forze dell’ordine, che si sono recate al sito segnalato per verificare la denuncia. Giunti all’agriturismo, i carabinieri hanno trovato il 31enne, che stava violando esplicitamente il provvedimento, mettendo in grave pericolo la sicurezza della sua ex compagna.
L’arresto e le modalità d’intervento
Una volta accertata la violazione, i carabinieri hanno proceduto all’arresto dell’uomo, un’operazione che si è svolta senza incidenti. L’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine ha così evitato che la situazione potesse degenerare. Il 31enne, già gravato da precedenti penali, si è visto opporre una serie di misure cautelari nel corso di un’udienza di convalida che si è svolta poi presso il tribunale di Terni.
provvedimenti cautelari e misure di protezione
Le decisioni del tribunale
Nell’udienza di rito direttissimo, il tribunale ha preso decisioni rigorose nei confronti del recidivo 31enne. Sono state stabilite misure cautelari severe, che includono l’obbligo di permanere all’interno del comune di Roma e l’imposizione di un coprifuoco, con divieto di uscire dalle ore 21 alle ore 7. Questi provvedimenti sono stati adottati per garantire una maggiore protezione alla vittima e ribadire fermamente l’impossibilità per l’uomo di avvicinarsi a lei.
In aggiunta, è stato rinnovato il divieto di avvicinamento, con un monitoraggio attivato tramite braccialetto elettronico. Tale sistema di sorveglianza rappresenta un’importante misura per la protezione della donna, rendendo la violazione del provvedimento più facilmente rintracciabile e perseguibile.
La risposta della comunità
L’episodio ha suscitato le reazioni della comunità locale, evidenziando la necessità di proteggere le vittime di maltrattamenti e di garantire che le misure di tutela vengano rispettate e enforce. La presenza delle forze dell’ordine è risultata fondamentale non solo per fermare la violenza in atto, ma anche per rafforzare la fiducia nella giustizia e nel sistema di protezione delle vittime. La sicurezza delle donne deve essere una priorità per ogni comunità, e delle azioni concrete sono essenziali per prevenirne la violenza in tutte le sue forme, arginando il fenomeno delle violazioni dei divieti di avvicinamento.