Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Un drammatico episodio di molestia sessuale ha avuto luogo ieri sera all’interno della clinica Mangiagalli di Milano, un noto ospedale pediatrico e di ostetricia. La vittima, una donna incinta, ha riportato un’aggressione da parte di un uomo travestito da infermiere, il quale è stato rapidamente arrestato grazie all’intervento del personale medico e della Polizia di Stato.
L’episodio all’ospedale Mangiagalli
Alle ore 18:45 circa, una paziente ricoverata nel reparto di Ostetricia si è trovata vittima di un’aggressione da parte di un uomo che, camuffato con l’uniforme bianca da paramedico e la mascherina, ha tentato di molestare la donna mentre stava riposando. La donna, improvvisamente svegliata a causa del contatto indesiderato, ha reagito con prontezza, mettendo in fuga l’aggressore e attivando il pulsante di emergenza presente nella stanza. Questa azione ha provocato l’intervento immediato del personale medico, che ha prontamente allertato le autorità competenti.
L’intervento delle forze dell’ordine
Grazie alle informazioni fornite dal personale ospedaliero, una pattuglia della Polizia, in servizio nel Commissariato Mecenate e presente nei pressi dell’ospedale, è intervenuta rapidamente. Gli agenti hanno rintracciato il sospetto mentre tentava di sottrarsi all’arresto cercando di nascondersi nei corridoi dell’ospedale. Nonostante la resistenza opposta dall’uomo, i poliziotti sono riusciti a fermarlo e ad effettuare l’arresto.
L’individuo è un ventiquattrenne di nazionalità argentina, con precedenti penali. Durante l’arresto ha dichiarato di avere diversi alias, complicando ulteriormente il processo di identificazione. Per confermare la sua identità, sarà necessario attendere i risultati delle analisi dattiloscopiche.
Le conseguenze legali per l’aggressore
Una volta bloccato, il presunto maniaco non ha esitato a opporre resistenza fisica, colpendo gli agenti con calci e pugni. Per questo motivo, oltre all’accusa di violenza sessuale aggravata, che tiene conto dello stato di gravidanza della vittima e della situazione di vulnerabilità legata alla sua condizione di paziente, l’uomo è stato indagato anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Al momento, l’aggressore è detenuto presso il carcere di San Vittore, dove attende l’interrogatorio di convalida dell’arresto. L’episodio ha suscitato un forte impatto emotivo oltre che una significativa preoccupazione tra gli utenti e il personale del noto ospedale, da sempre considerato un punto di riferimento per le mamme e i bambini in difficoltà.
La direzione della clinica Mangiagalli sta collaborando attivamente con le autorità per garantire la sicurezza all’interno della struttura e prevenire simili episodi in futuro, affinché l’ambiente rimanga un luogo sicuro e protetto per tutti i pazienti.