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Arresti di italiani in Venezuela: l’attenzione si concentra su Antonio Calvino e Rita Capriti

Le recenti segnalazioni di arresti di cittadini italo-venezuelani in Venezuela hanno sollevato preoccupazioni sia all’interno della comunità italiana all’estero che nel governo italiano. I casi di Antonio Calvino, oppositore politico, e Rita Capriti, esponente del partito di opposizione, pongono domande sulla sicurezza dei cittadini italiani all’estero e sulle condizioni politiche nel Paese sudamericano. L’attenzione si rivolge verso il ruolo delle autorità italiane nell’assistere i propri cittadini nel contesto di un regime sempre più repressivo.

Il caso di Antonio Calvino

Arresto e scomparsa

Antonio Calvino, originario di Siracusa e noto oppositore del governo venezuelano, è stato arrestato tre anni fa durante un’azione che ha attirato l’attenzione internazionale. Nel settembre 2020, Calvino è stato prelevato dalle autorità mentre si trovava davanti al consolato italiano a Caracas, accusato di ‘incitamento all’odio’ con l’intenzione presunta di assaltare l’edificio diplomatico. Dopo un anno di detenzione, grazie all’intervento del governo italiano, è stato rilasciato, ma le cose sono cambiate drasticamente dal 9 agosto scorso, data in cui sono scomparse le tracce di Calvino.

La comunità italiana in Venezuela ha segnalato l’assenza di informazioni concrete e ha manifestato inquietudine. Il Comites, organismo che funge da collegamento tra il consolato e gli italiani all’estero, ha reso nota la situazione attraverso le parole di Andrea Di Giuseppe, deputato eletto all’estero, sottolineando le difficoltà nel reperire notizie sullo stato di Calvino. La famiglia e gli amici temono per la sua sicurezza e non hanno potuto recarsi a casa sua per paura di ritorsioni.

Risposta del governo italiano

Di fronte a questa situazione delicata, il governo italiano ha iniziato a muoversi. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Di Giuseppe, è stata già presentata una denuncia formale al console italiano per sollecitare il suo intervento. L’assenza di notizie su Calvino sottolinea le difficoltà affrontate dalla comunità italiana in Venezuela nella richiesta di aiuto e protezione. La mancanza di comunicazioni dal governo locale genera paura e incertezza tra gli italiani residenti nel Paese.

Il caso di Rita Capriti

Detenzione e condizioni di salute

La storia di Rita Capriti, 45 anni, cittadina italo-venezuelana legata a Mirto, sta sollevando ulteriori preoccupazioni. Arrestata dalle autorità venezuelane il 2 agosto 2023, Capriti è esponente del partito di opposizione “Primero Justicia” e, come per Calvino, le accuse contro di lei includono ‘incitamento all’odio’, ‘terrorismo’ e ‘resistenza a pubblico ufficiale’. Queste accuse sono giudicate come strumentali nei confronti del suo impegno politico e della sua opposizione al regime attuale.

Bernardette Grasso, sindaco di Capri Leone e deputata regionale per Forza Italia, ha denunciato la situazione di Capriti, segnalando che la donna si trova isolata in una stanza della struttura carceraria e non in una cella, sulla base delle informazioni fornite dal commissario Josè Dellacroiz. Nonostante ciò, la vice console onoraria non è stata autorizzata a visitarla, suscitando ulteriori timori sul trattamento riservato a lei.

Tutela e assistenza consolare

Il ministero degli Esteri italiano ha avviato un monitoraggio attento del caso, mantenendo comunicazioni costanti con la famiglia di Capriti. La situazione è particolarmente delicata anche per il fratello Tony, che, dopo aver pianificato un viaggio di ritorno in Sicilia, si è visto costretto a rimanere in Venezuela a causa dell’arresto della sorella. L’impatto emotivo e pratico di tale situazione si fa sentire in tutta la comunità, accrescendo la necessità di un’azione decisa da parte del governo italiano.

Grasso ha anche garantito il sostegno del governo italiano nei confronti della famiglia Capriti, sottolineando che il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha assicurato la sua massima disponibilità e solidarietà. Gli sviluppi nella vicenda di Rita Capriti saranno scrutati da vicino, mentre gli sforzi per garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini italiani perseguitati nel Venezuela continuano a rappresentare una priorità per il governo italiano.

Giordana Bellante

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