Ultimo aggiornamento il 2 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Introduzione:
Un’indagine condotta dagli agenti della Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari per un uomo di 24 anni, accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico. ‘inchiesta è iniziata a seguito della denuncia di due mamme di ragazze minorenni che erano state costrette a filmarsi in chat su Instagram, minacciate di violenze nei confronti dei loro famigliari e della diffusione delle immagini ai loro conoscenti.
Titolo 1: “‘inchiesta e l’arresto del 24enne”
‘uomo si era presentato alle ragazzine sotto falso nome, Mirko Agridi di 14 anni, e aveva creato un profilo Instagram associato a una ragazza di nome Rebecca Monti, indicata come cugina di Mirko. Lo scorso dicembre, i poliziotti del Commissariato Rho Pero avevano già arrestato il 24enne per aver “consapevolmente” procurato e detenuto materiale pornografico “realizzato utilizzando minori”. In quell’occasione, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
Titolo 2: “‘analisi degli apparati informatici e l’identificazione delle vittime”
‘analisi degli apparati informatici sequestrati a dicembre, in cui era stata trovata un’ingente quantità di video e foto, ha portato all’identificazione di oltre 50 minori vittime di adescamento. Questo ha portato all’emissione di una seconda ordinanza di custodia agli arresti domiciliari per il 24enne.
Titolo 3: “Ulteriori account utilizzati per adescare le vittime e appello della Polizia”
‘attività investigativa ha permesso di individuare ulteriori account che sarebbero stati utilizzati dal 24enne per adescare le vittime: @sanzmirco0, @younnico08, @niconicogx, @nicemotm, @giovanenicee, @rebeccamonti08, @Ioesco_giovane, @parislazone0, @nicorealllx, @semprerebe. La Polizia ha fatto appello a eventuali altre vittime che abbiano subito minacce da questi falsi profili, invitandoli a contattare il Commissariato Rho Pero al numero di telefono 029390551.
‘indagine è ancora in corso e la Polizia sta lavorando per identificare eventuali altre vittime e per accertare eventuali responsabilità da parte di altri soggetti coinvolti nella produzione e diffusione di materiale pedopornografico. La Polizia invita i genitori a monitorare l’attività online dei propri figli e a segnalare eventuali situazioni sospette o minacce ricevute sui social network. Inoltre, ricorda ai ragazzi di non accettare richieste di amicizia da sconosciuti e di non condividere immagini o video personali con persone che non conoscono di persona.
‘arresto del 24enne è un importante passo avanti nella lotta contro la produzione e la diffusione di materiale pedopornografico online. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare per proteggere i minori dagli adescamenti online e per garantire che i responsabili di questi reati siano assicurati alla giustizia. La Polizia invita tutti i cittadini a collaborare per prevenire e contrastare questo fenomeno, segnalando eventuali situazioni sospette e fornendo informazioni utili alle indagini.