Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Introduzione
Angelo Falco, 62 anni, con un curriculum criminale che include associazione per delinquere di tipo mafioso, rapina aggravata, sequestro di persona e porto abusivo di armi da fuoco, è stato recentemente trasferito in carcere a Bari. Nonostante fosse agli arresti domiciliari nella sua abitazione del quartiere San Paolo, Falco avrebbe continuato a coltivare relazioni criminali, ospitando anche esponenti della criminalità organizzata barese. Tra questi, Giacomo Olivieri, avvocato ed ex consigliere regionale della Puglia, attualmente in carcere per voto di scambio politico-mafioso.
La violazione degli arresti domiciliari e le relazioni criminali
Secondo gli agenti della squadra mobile della questura di Bari, Angelo Falco, ritenuto contiguo al clan Parisi, avrebbe sfruttato la sua posizione di detenuto ai domiciliari per tessere relazioni criminali. Nonostante le restrizioni imposte dalla misura cautelare, che gli permettevano di ricevere a casa solo parenti, Falco avrebbe ospitato regolarmente esponenti della criminalità organizzata barese.
‘incontro con Giacomo Olivieri e gli investimenti finanziari illeciti
Un episodio particolarmente significativo è stato quello che ha visto protagonista Giacomo Olivieri, avvocato ed ex consigliere regionale della Puglia, finito in carcere lo scorso 26 febbraio per voto di scambio politico-mafioso nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 130 persone considerate vicine al gruppo mafioso Parisi-Palermiti. In una circostanza, Olivieri si sarebbe recato presso l’abitazione di Falco per proporre investimenti finanziari illeciti e fraudolenti.
La revoca dei domiciliari e l’arresto di Angelo Falco
Grazie alle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stato possibile documentare i comportamenti illeciti di Angelo Falco, portando alla revoca dei domiciliari e al suo trasferimento in carcere. Gli inquirenti sono riusciti a “cristallizzare e documentare i comportamenti, profondamente anti-giuridici e improntati alla illegalità, posti in essere” dal 62enne, che ora si trova in carcere a Bari.
‘arresto di Angelo Falco rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata barese e dimostra come, nonostante le restrizioni imposte dalle misure cautelari, alcuni esponenti della malavita continuino a violare le regole per tessere relazioni criminali e perpetrare attività illecite. ‘impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta alla criminalità organizzata rimane costante e determinato, al fine di garantire la sicurezza e la legalità sul territorio.