Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
Arresti per irregolarità nella vendita all’asta di immobili
Quattro persone, tra cui un maresciallo dei carabinieri e un assistente capo del Corpo forestale della Sardegna, sono state arrestate questa mattina in Ogliastra per presunte irregolarità nella vendita all’asta di appartamenti e terreni di una società con sede a Tortolì, sottoposta a procedura fallimentare.
Accuse di reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio
Le accuse mosse ai quattro arrestati vanno dal reato contro la pubblica amministrazione a quello contro il patrimonio, fino all’accesso abusivo a sistemi informatici. Secondo l’accusa, due noti imprenditori, in concorso con un’altra persona, avrebbero pilotato le procedure d’asta minacciando i potenziali partecipanti per favorire un indagato, prestanome dell’imprenditore fallito, nell’acquisto degli immobili a un prezzo vantaggioso.
Il coinvolgimento del maresciallo dei carabinieri
Il maresciallo dei carabinieri, finito ai domiciliari, è accusato di aver controllato indebitamente cinque persone che avevano visionato gli immobili oggetto d’asta, facendole desistere dal presentare offerte. Si ritiene che abbia ottenuto queste informazioni accedendo alla banca dati Sdi in uso alle forze di polizia. Il provvedimento di arresto è stato emesso dal Gip del tribunale di Cagliari ed eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Nuoro.
Durante l’operazione, i militari hanno anche effettuato il sequestro preventivo di edifici e terreni. Si sospetta inoltre che siano state fatte minacce attraverso messaggi su fogli trovati sul parabrezza di un’auto e visite a domicilio da parte di terzi, con l’intento di costringere i potenziali partecipanti a ritirarsi dalla gara.
Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi sul caso.