Arriva in Italia il primo pacemaker bicamerale senza fili: una svolta per la gestione delle aritmie

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Arriva in Italia il primo pacemaker bicamerale senza fili: una svolta per la gestione delle aritmie - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Redazione

La disponibilità del primo pacemaker bicamerale senza fili in Italia rappresenta una rivoluzione nel trattamento delle aritmie cardiache. Grazie a questa innovazione, i pazienti beneficeranno di una tecnologia avanzata in grado di ridurre i rischi associati agli interventi chirurgici tradizionali. Questo nuovo dispositivo, denominato Aveir Dr, promette di migliorare significativamente la qualità della vita di chi combatte contro i disturbi del ritmo cardiaco.

La tecnologia dei pacemaker senza fili

Sicurezza e approccio innovativo

L’introduzione dei pacemaker senza fili segna un’importante evoluzione nella cardiologia moderna. Questi dispositivi si inseriscono direttamente nelle cavità cardiache senza la necessità di incisioni chirurgiche, il che evita non solo la creazione di ferite, ma anche il rischio infettivo che si aggira tra l’1% e il 5% degli impianti di pacemaker tradizionali. Claudio Tondo, direttore del Dipartimento di Aritmologia presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano, sottolinea l’importanza di questa tecnologia. “Il pacemaker senza fili offre al paziente un margine di sicurezza decisamente più elevato,” ha affermato durante l’evento di lancio svoltosi a Milano.

Questa tecnologia non solo migliora la sicurezza dell’intervento, ma riduce anche il periodo di recupero per i pazienti. L’assenza di ferite chirurgiche consente una ripresa più rapida e una minore necessità di controlli post-operatori. I pacemaker senza fili possono essere straordinariamente utili per adulti e anziani, riducendo l’impatto dell’intervento e facilitando un ritorno immediato alle normali attività quotidiane.

L’aumento delle aritmie e le loro implicazioni

Comprendere le aritmie cardiache

Negli ultimi anni, si è registrato un incremento nelle diagnosi di aritmie cardiache, tra cui la bradicardia, contraddistinta da una frequenza cardiaca inferiore a 60 battiti al minuto. Tondo spiega che esistono persone la cui frequenza cardiaca naturale è già al di sotto di questo valore, e non sempre queste sono da considerarsi malate. Alcuni soggetti possono sperimentare bradicardia sintomatica, spesso legata all’assunzione di farmaci, che provoca sintomi come stanchezza e scarsa concentrazione.

Particolarmente rilevante è la bradicardia che si osserva in soggetti più anziani, dove l’invecchiamento porta a una degenerazione della centralina che origina i segnali elettrici per la contrazione cardiaca. In questi casi, una riduzione marcata della frequenza cardiaca può portare a sintomi gravi, inclusa la perdita di coscienza. Gli esperti avvertono che il monitoraggio costante è fondamentale, specialmente per le fasce di popolazione più vulnerabili.

Come funzionano i pacemaker senza fili

Un’alternativa efficace ai pacemaker tradizionali

I pacemaker senza fili si propongono come una soluzione all’avanguardia per il trattamento delle aritmie, replicando la funzione di un pacemaker convenzionale ma con numerosi vantaggi. Non vi è differenza sostanziale nell’efficacia della stimolazione, ma i benefici pratici dell’assenza di intervento chirurgico tradizionale sono innegabili.

Questi dispositivi, una volta impiantati, devono essere monitorati per garantire che funzionino correttamente e possano essere collegati a strumenti tecnologici in grado di fornire dati in tempo reale agli specialisti. Ciò rende possibile una gestione più attenta e personalizzata delle condizioni cardiache del paziente, permettendo ai medici di intervenire rapidamente in caso di anomalie.

La tecnologia avanzata dei pacemaker senza fili rappresenta una risposta concreta alle crescenti necessità di un’adeguata gestione delle aritmie, mirando a un miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Con il lancio dell’Aveir Dr, il panorama cardiologico italiano si arricchisce di un’opzione che, senza ombra di dubbio, avrà un impatto significativo nel campo della salute cardiovascolare.

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