La quarta edizione del corso universitario “Cultura e Salute”, intitolato “Arte che Cura”, prenderà il via il 7 ottobre e durerà fino al 2 dicembre. Promosso dalla Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana , in collaborazione con la Divisione Cultura della Città di Lugano e IBSA Foundation per la ricerca scientifica, il corso esplorerà il legame profondo tra le arti visive, la salute e il benessere. Quest’anno, l’iniziativa è aperta non solo agli studenti di medicina e ai dottorandi, ma anche a tutti i cittadini interessati a conoscere come l’arte possa fungere da valido strumento per la cura e il miglioramento della salute mentale e fisica.
Il corso di quest’anno si concentrerà sulle arti visive, analizzando il loro potenziale terapeutico e curativo. Le arti visive comprendono una vasta gamma di espressioni, dalla pittura alla fotografia, dall’architettura al cinema, fino all’arte digitale e al design. Ogni incontro tematico presenterà studi e ricerche scientifiche che evidenziano come tali forme d’arte possano influenzare positivamente la salute psico-fisica delle persone. L’importanza di questo approccio interdisciplinare dimostra come la cultura e l’arte siano sempre più considerate parte integrante di un percorso terapeutico.
Gli incontri vedranno la partecipazione di importanti figure del panorama internazionale della scienza e della cultura, le quali intratterranno un dialogo con i docenti della Facoltà di scienze biomediche e dell’Accademia di Architettura dell’USI. L’approccio collaborativo tra discipline umanistiche e scientifiche è un elemento chiave per la riuscita di questo progetto. Questo scambio di idee permetterà di esplorare le potenzialità educative e terapeutiche dell’arte, fornendo ai partecipanti strumenti e nuove prospettive per affrontare le diverse sfide del benessere.
Il corso si articolerà in sette incontri, ognuno dei quali affronterà un tema specifico sul rapporto tra arti visive e salute. Si discuteranno le tecniche innovative di integrazione artistica nella cura e si presenteranno metodologie per gestire l’ansia e lo stress. Uno degli aspetti più affascinanti di “Arte che Cura” è la riflessione sui meccanismi neurali coinvolti durante l’interazione con l’arte. Questo campo di studio, noto come neuroestetica, aiuterà a comprendere perché esperienze artistiche ben progettate possano influenzare positivamente le emozioni e il benessere.
Un altro aspetto trattato riguarderà la nuova vocazione dei musei, che evolvono verso spazi di benessere individuale e sociale. Questa trasformazione è in linea con le tendenze globali che vedono l’arte non solo come forma di intrattenimento, ma come terapia e strumenti di supporto per la salute mentale. Gli esperti discuteranno anche le recenti scoperte nell’ambito dell’arteterapia e come queste possano essere implementate in progetti sociali e comunitari.
“Arte che Cura” non è solo un’iniziativa accademica, ma un progetto innovativo che ha già attirato l’attenzione di centinaia di studenti e cittadini. Questo corso rappresenta un’opportunità unica per approfondire il tema del benessere attraverso l’arte, sfruttando il coinvolgimento di ricercatori, scienziati e artisti di fama internazionale. Il Decano della Facoltà di scienze biomediche, Giovanni Pedrazzini, evidenzia l’importanza di formare medici con una visione olistico della salute, integrando conoscenze tecniche e relazionali.
Roberto Badaracco, Vicesindaco e capo Dicastero cultura, sport ed eventi della Città di Lugano, sottolinea come questo corso rappresenti una continuità nel dialogo tra sapere umanistico e scientifico, elemento cruciale per la formazione delle nuove generazioni di professionisti della salute. Con il coordinamento di Enzo Grossi e Luigi Di Corato, il corso assicurerà un’alta qualità dei contenuti e delle presentazioni, favorendo un ambiente stimolante per il dibattito tra esperti e pubblico.
Il corso avrà luogo presso l’Aula polivalente del Campus Est dell’USI, ogni martedì dalle 18.00 alle 19.45, con il primo incontro fissato per il 7 ottobre. Le lezioni saranno tenute in italiano e in inglese, con traduzione simultanea in italiano, e registrate per la pubblicazione online successiva. Questo approccio rende l’iniziativa accessibile a un pubblico più ampio, permettendo a chiunque di partecipare e di approfondire i temi discussi.
Gli interessati possono consultare il programma completo del corso e ottenere ulteriori dettagli attraverso i portali ufficiali dell’USI e della Divisione Cultura della Città di Lugano. “Arte che Cura” rappresenta non solo un’opportunità di apprendimento, ma anche un passo importantissimo verso una visione più integrata della salute e del benessere, attraverso le lenti affascinanti e trasformative dell’arte.
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