Artisti 7607: la battaglia per compensi giusti contro Netflix

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Artisti 7607: la battaglia per compensi giusti contro Netflix - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 9 Aprile 2024 by Giordana Bellante

La battaglia per i compensi adeguati degli artisti contro Netflix ha preso una svolta significativa, con Artisti 7607 che ha deciso di portare in tribunale la piattaforma di streaming. La cooperativa, che tutela e gestisce i diritti di numerosi attori e doppiatori, ha preso questa decisione in seguito a lunghe e infruttuose trattative per ottenere i dati necessari al calcolo dei compensi previsti dalla normativa europea e nazionale. La posizione è chiara: è giunto il momento di chiedere il rispetto della legge e garantire compensi proporzionati agli artisti.

Valerio Mastandrea e Elio Germano: le voci degli artisti

Tra gli artisti rappresentati da Artisti 7607 ci sono anche nomi di spicco come Valerio Mastandrea e Elio Germano. Mastandrea ha sottolineato l’importanza di assumersi la responsabilità di difendere i diritti degli artisti, poiché le decisioni prese oggi avranno ripercussioni sul futuro delle generazioni di artisti a venire. Germano ha evidenziato come le piattaforme di streaming, grazie al loro potere economico, si rifiutino di fornire i dati necessari per corrispondere i compensi dovuti agli artisti, nonostante i loro ricavi derivino esclusivamente dall’utilizzo di opere audiovisive.

Neri Marcorè: dignità professionale e trasparenza dei compensi

Neri Marcorè ha solidarizzato con Artisti 7607 nella decisione di portare Netflix in tribunale, affermando che non si possono accettare compensi irrisori da parte delle piattaforme streaming. L’obiettivo è difendere non solo la dignità professionale degli artisti, ma l’intera categoria, chiedendo trasparenza nei dati di sfruttamento delle opere audiovisive e compensi adeguati. La mancata comunicazione dei dati da parte di Netflix impedisce la valutazione precisa dei compensi dovuti agli attori, andando contro la Direttiva Copyright che prevede remunerazioni proporzionate ai ricavi.

Michele Riondino: la lotta per compensi equi

Michele Riondino ha sottolineato come le remunerazioni degli artisti debbano essere adeguate e proporzionate ai ricavi generati, secondo quanto stabilito dalla normativa. L’attuale sistema, caratterizzato dalla mancanza di trasparenza nei dati forniti dalle piattaforme e da accordi al ribasso, porta a compensi ingiustamente bassi per gli artisti. La presidente di Artisti 7607, Cinzia Mascoli, ha evidenziato la necessità di ritardare i tempi di incasso e distribuzione per tutelare gli interessi degli artisti, in un contesto in cui è fondamentale difendere le giuste remunerazioni. La prassi di mercato al ribasso è stata combattuta con fermezza, ottenendo il supporto di numerosi artisti che condividono l’importanza della battaglia condotta da Artisti 7607.

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