Asco presenta la sua nuova opera: una sinfonia che unisce archi e techno

Asco presenta ‘Symphony of Caos’ al Fabrique di Milano, un evento che unisce musica sinfonica e techno con 23 musicisti, promettendo un’esperienza unica e memorabile.
"Immagine di Asco che dirige la sua nuova sinfonia che unisce archi e techno, un'innovativa fusione musicale." "Immagine di Asco che dirige la sua nuova sinfonia che unisce archi e techno, un'innovativa fusione musicale."
asco lancia una sinfonia innovativa nel 2025, che fonde archi classici e sonorità techno per un'esperienza musicale unica

Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Il DJ e produttore musicale Asco, noto anche come Alessandro Xiueref, porterà il suo innovativo progetto ‘Symphony of Caos’ al Fabrique di Milano, un evento che rappresenta l’apice del suo percorso artistico. Cresciuto con una vasta gamma di influenze musicali, che spaziano dalla musica classica agli Slipknot, Asco ha saputo unire questi mondi in un’esperienza unica.

Un progetto rivoluzionario

Asco ha creato ‘Symphony of Caos’ per combinare la musica sinfonica con la techno, unendo performance dal vivo e visual spettacolari. Questo progetto ha già attratto decine di migliaia di spettatori sia in Italia che all’estero, dimostrando il suo impatto sulla scena musicale contemporanea. Scoperto da nomi di spicco come Sander Van Doorn e Blasterjaxx, Asco ha collaborato con etichette prestigiose come Spinnin’ Records e Revealed, consolidando il suo stile distintivo che fonde armonia classica e ritmi elettronici. Domenica, al Fabrique di Milano, Asco si esibirà insieme a 23 musicisti, tra cui archi, fiati e percussioni, e il noto Coro Ventidio Basso, per un evento che promette di essere memorabile.

Le radici di un’idea innovativa

La genesi di ‘Symphony of Caos’ affonda le radici nell’ispirazione ricevuta da Armin Van Buuren, che per primo ha unito DJing e orchestra. Asco ricorda come la sua visione si sia evoluta durante la pandemia di Covid, quando ha iniziato a esplorare nuove sonorità attraverso live stream, cercando di integrare strumenti classici. L’idea di uno spettacolo che celebrasse la riapertura della vita è emersa in collaborazione con il sindaco di Ascoli Piceno, la sua città natale. Asco ha sempre sognato di realizzare uno show di grande impatto, e la selezione di un suo brano per una campagna pubblicitaria ha ulteriormente alimentato questa visione. Da un’iniziale fase di sperimentazione, il progetto ha preso forma, diventando un’esperienza che continua a sorprendere e affascinare il pubblico.

Definizione di ‘Symphony of Caos’

Asco descrive ‘Symphony of Caos’ come la massima espressione del suo percorso artistico. La sua formazione musicale è stata influenzata da una varietà di generi, dalla musica classica alla dance, fino all’IDM. La sua esperienza come DJ lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, osservando le reazioni del pubblico nei festival. ‘Symphony of Caos’ rappresenta quindi un modo per connettere tutti i punti del suo viaggio musicale e portarli sul palco. Per lui, la fusione di generi apparentemente distanti è un processo naturale, dove remixare la musica classica con elementi dance diventa una forma di pura contaminazione.

Il lavoro dietro le quinte

La preparazione di uno spettacolo come ‘Symphony of Caos’ richiede un impegno considerevole. Asco spiega che molti elementi devono lavorare in sinergia, dalla produzione all’orchestrazione. Collabora con un orchestratore per scrivere la musica, mentre lui si occupa delle prove e del mixaggio finale. Questo processo, che un tempo richiedeva molto più tempo, è ora più fluido grazie all’esperienza accumulata. Tuttavia, Asco ammette che ci sono sempre momenti di tensione, soprattutto quando decide di apportare modifiche all’ultimo minuto, creando situazioni di stress per il team. La coordinazione tra le diverse parti coinvolte è fondamentale per il successo dello spettacolo.

Un’industria in evoluzione

Asco, cresciuto in un’epoca in cui la musica dance dominava le classifiche, osserva con interesse l’evoluzione della scena musicale, ora dominata dalla trap. La sua visione è aperta e inclusiva: per lui, la musica dance può esprimersi attraverso vari stili, purché faccia ballare il pubblico. Riconosce che negli anni ci sono state evoluzioni significative, con una musica sempre più interessante e accessibile. Questa flessibilità gli permette di esplorare diversi generi senza sentirsi vincolato a uno specifico stile, arricchendo così la sua proposta musicale.

Radici e preconcetti

Nonostante le sue esperienze internazionali, Asco mantiene un forte legame con Ascoli Piceno, la sua città natale. Si considera una bandiera per la sua comunità e riconosce che in Italia ci sono realtà musicali di diversa importanza. Milano è oggi il cuore dell’industria musicale, mentre Torino continua a essere un centro per la musica elettronica. Asco spera che ‘Symphony of Caos’ possa superare i pregiudizi legati alla musica elettronica, offrendo un’esperienza che vada oltre le etichette e raggiunga un pubblico ampio.

Progetti futuri e scaletta

Dopo il live al Fabrique, Asco ha in programma di annunciare un tour estivo in location capaci di ospitare un pubblico più vasto, in risposta alla forte richiesta ricevuta. Ha già in mente di espandere il suo progetto in palazzetti e stadi, mirando a un’esperienza musicale di grande impatto a livello globale. Per quanto riguarda la scaletta del concerto, Asco anticipa che presenterà brani già noti, come ‘Carmina Burana’ e ‘Lacrimosa’ di Mozart in chiave techno, insieme a classici dell’IDM. Tra le sorprese, un mashup di ‘Santa allegria’ cantato dal vivo e l’annuncio di un inedito, un progetto a cui tiene particolarmente.

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