Ultimo aggiornamento il 4 Giugno 2024 by Giordana Bellante
Contesto: La sera del 2 gennaio 2022, a Torre del Greco, in provincia di Napoli, si è consumata una tragedia familiare che ha sconvolto l’opinione pubblica. Adalgisa Gamba, madre di famiglia, ha ucciso suo figlio. La donna, però, è stata assolta dalla Corte d’Assise di Napoli dall’accusa di omicidio premeditato, in quanto ritenuta incapace di intendere e volere al momento del fatto. Il verdetto, tuttavia, ha provocato una forte reazione da parte del marito dell’imputata, che ha espresso il suo dissenso in aula.
‘omicidio e il processo: una madre accusata di aver ucciso il proprio figlio
La sera del 2 gennaio 2022, Adalgisa Gamba ha compiuto un gesto estremo, uccidendo suo figlio. La donna, che viveva a Torre del Greco, in provincia di Napoli, è stata accusata di omicidio premeditato. Il processo, svoltosi presso la Corte d’Assise di Napoli, si è rivelato particolarmente difficile, sia dal punto di vista professionale che umano.
Durante le udienze, sono emerse diverse problematiche legate alla salute mentale dell’imputata. La Corte, dopo attenta valutazione delle prove e delle perizie psichiatriche, ha ritenuto Adalgisa Gamba non imputabile al momento del fatto. Di conseguenza, la donna è stata assolta dall’accusa di omicidio premeditato.
Il verdetto, pronunciato nell’aula 115 del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, ha suscitato scalpore e dissenso da parte del marito dell’imputata. Quest’ultimo, ancora sconvolto per la perdita del figlio, ha rivolto parole dure alla moglie, definendola un’assassina e augurandole un brutto male.
La misura di sicurezza e il percorso di riabilitazione: Adalgisa Gamba affidata a una struttura specializzata
Nonostante l’assoluzione, la Corte d’Assise di Napoli ha disposto per Adalgisa Gamba la misura di sicurezza della libertà vigilata, per un periodo non inferiore ai 15 anni. La donna dovrà scontare tale misura presso una struttura di riabilitazione, dove potrà ricevere le cure necessarie per affrontare la sua patologia.
‘avvocato Salvatore Del Giudice, legale di Adalgisa Gamba, ha espresso soddisfazione per il verdetto, sottolineando la difficoltà del processo e la necessità di aiutare la donna a tornare alla normalità. “Finalmente è stata fatta giustizia. Gisa è una persona malata e, passo dopo passo, dobbiamo aiutarla a superare questa tragedia”, ha dichiarato il legale dopo il verdetto.
Anche la criminologa clinica Alessandra Bramante, consulente dell’avvocato dell’imputata, ha sottolineato l’importanza delle perizie psichiatriche nel processo. “Le perizie psichiatriche sono state fondamentali per il verdetto di oggi. Hanno permesso ai giudici di entrare nella mente di Gisa e fare luce sulla sua patologia”, ha commentato la Bramante.
Entro 90 giorni, saranno rese note le motivazioni della sentenza. Nel frattempo, Adalgisa Gamba inizierà il suo percorso di riabilitazione, con l’obiettivo di superare le problematiche legate alla sua salute mentale e ricostruire la sua vita, segnata da questa tragica vicenda.
