"Assolti i cinque attivisti di Ultima Generazione: nessun danno alla statua di Boccioni" - Occhioche.it
Un verdetto che fa discutere quello emesso dal tribunale di Milano, che ha assolto i cinque giovani attivisti di Ultima Generazione accusati di aver danneggiato la statua di Umberto Boccioni al Museo del 900 lo scorso luglio. Il giudice ha stabilito che “il fatto non sussiste”, scagionando così i ragazzi dalle accuse mosse nei loro confronti.
La protesta dei giovani di Ultima Generazione aveva fatto scalpore lo scorso luglio, quando i cinque attivisti si erano incollati al basamento della statua di Umberto Boccioni al Museo del 900 di Milano. ‘obiettivo della protesta era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale. Tuttavia, la protesta aveva suscitato anche molte critiche, soprattutto da parte di coloro che avevano accusato i giovani di aver danneggiato l’opera d’arte.
Dopo mesi di indagini e di processo, il tribunale di Milano ha emesso il suo verdetto: i cinque attivisti di Ultima Generazione sono stati assolti con formula piena, perché “il fatto non sussiste”. Secondo il giudice, infatti, la protesta non avrebbe causato alcun danno alla statua di Boccioni, né tantomeno avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei visitatori del museo.
Nonostante l’assoluzione per il presunto danneggiamento della statua, tre dei cinque attivisti sono stati comunque condannati per violazione di un foglio di via nel Comune di Milano. La pena inflitta ai giovani è di 1-2 mesi di arresto con pena sospesa.
Durante il processo, uno dei ragazzi aveva spiegato le ragioni della protesta, sottolineando come l’obiettivo fosse quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei cambiamenti climatici. “Vediamo lo scandalo delle persone perché sembra che si stia facendo qualcosa alla statua, quando non è così – aveva dichiarato il ragazzo -. Questo è quello che rende il nostro pensiero più diffuso, perché le persone si scandalizzano e poi vanno a chiedersi cosa è successo. Ci sono altri modi, sì, però non sono bastati. Ho l’impressione che così l’opinione pubblica stia andando in una direzione diversa”
La decisione del tribunale di Milano di assolvere i cinque attivisti di Ultima Generazione ha suscitato molte reazioni, sia da parte di coloro che avevano criticato la protesta, sia da parte di chi invece aveva sostenuto i giovani.
‘è chi sostiene che la protesta sia stata eccessiva e che i giovani avrebbero dovuto scegliere un modo diverso per far sentir le loro voce. ‘altra parte, c’è chi invece ritiene che l’assoluzione sia un segnale importante, che dimostra come le proteste pacifiche siano un diritto fondamentale in una società democratica.
Ad ogni modo, la vicenda dei cinque attivisti di Ultima Generazione rimane un caso emblematico, che pone l’accento sulla necessità di trovare un equilibrio tra la tutela del patrimonio artistico e culturale e la libertà di espressione e di protesta.
cinque attivisti di Ultima Generazione che hanno protestato al Museo del 900 di Milano lo scorso luglio fanno parte di un movimento giovanile che si batte per la tutela dell’ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici.
Il movimento, nato in Italia nel 2019, si ispira alle proteste di Greta Thunberg e di Fridays for Future, e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della crisi ambientale.
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