Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
Assolti in appello Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori nel processo Mps
A Milano, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ex vertici di Mps, insieme a Paolo Salvadori, allora presidente del collegio sindacale, sono stati assolti in appello nel processo per falso in bilancio e aggiotaggio riguardante la contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria. La banca Monte Paschi di Siena è stata anch’essa assolta.
La decisione della Corte d’Appello di Milano
La Corte d’Appello di Milano ha ribaltato la condanna di primo grado, che aveva inflitto a Profumo e Viola una pena di 6 anni di reclusione e a Salvadori una pena di 3 anni e mezzo. Inoltre, la banca era stata condannata a una sanzione pecuniaria di 800 mila euro. La Corte ha assolto gli imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”. Dopo la lettura del dispositivo, Profumo e Viola si sono abbracciati ed erano visibilmente commossi.
Il caso della contabilizzazione errata dei derivati
Il processo riguardava la presunta “erronea” e “persistente” contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria come operazioni di pronti contro termine sui titoli di stato, anziché come derivati. Questa contabilizzazione avvenne tra il 2012 e il 2015, quando Profumo e Viola erano ai vertici di Mps. Secondo l’accusa, questa operazione avrebbe avuto lo scopo di coprire le perdite di Rocca Salimbeni dopo l’acquisizione di Antonveneta. Ora, con l’assoluzione di tutti gli imputati, il processo si conclude definitivamente.
La decisione della Corte d’Appello di Milano rappresenta un’importante svolta nel processo Mps, che ha coinvolto i vertici della banca e ha suscitato grande interesse mediatico. L’assoluzione di Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori mette fine a un lungo percorso giudiziario e solleva interrogativi sulle responsabilità nella gestione della crisi di Monte Paschi di Siena.