Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2023 by Redazione
Report 2023: Attacchi cyber in calo del 7%
Secondo il Report 2023 sull’attività della Polizia postale e delle comunicazioni e dei Centri operativi di Sicurezza cibernetica, nel 2023 sono stati registrati 11.930 attacchi cyber a infrastrutture critiche, istituzioni, aziende e privati. Questo numero rappresenta una diminuzione del 7% rispetto all’anno precedente. Le persone indagate per reati connessi alla sicurezza informatica sono state 220, con una diminuzione del 34%. Inoltre, sono stati diramati 75.956 alert. Secondo il report, oltre alla matrice criminale, si sta osservando un’origine degli attacchi anche da parte di attori statuali, a causa dell’instabilità geopolitica.
Il cyberspazio come nuova frontiera dei conflitti
Il conflitto russo-ucraino ha dimostrato l’importanza del dominio del cyberspazio come nuova dimensione dei conflitti. Le offensive hacktiviste russe hanno colpito l’Ucraina e i Paesi NATO, con decine di attacchi. Ad esempio, il gruppo hacker filorusso NoName05 ha lanciato offensive contro realtà italiane in segno di protesta contro la politica del nostro Paese. Questi attacchi hanno colpito infrastrutture critiche, strutture sanitarie, trasporti locali, banche e provider di telecomunicazioni. Allo stesso modo, nel conflitto Israele-Hamas, gruppi hacker hanno attaccato le infrastrutture critiche israeliane e hanno esteso le loro azioni ostili a paesi occidentali, tra cui l’Italia.
Cyberbullismo in calo, ma attenzione rimane alta
Il report della Polizia postale ha dedicato un capitolo al fenomeno del cyberbullismo. Nel 2023 sono stati trattati 284 casi di bullismo informatico e sui social media. Tuttavia, c’è stata una diminuzione del numero di minori segnalati all’Autorità giudiziaria, passando da 127 a 104 rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione potrebbe essere attribuita alla normalizzazione delle abitudini dei ragazzi dopo l’emergenza Covid e al ritorno a una vita sociale senza restrizioni. Inoltre, l’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia postale e da altre istituzioni presso le scuole ha contribuito a mantenere alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi sulla necessità di comportarsi responsabilmente e correttamente online.
Pedopornografia online: lotta continua
Secondo il report, la Polizia postale ha analizzato 28.265 spazi web, di cui 2.739 sono stati inseriti in una black list e oscurati a causa dei contenuti pedopornografici. Sono state denunciate 1.224 persone per queste attività. Nonostante una diminuzione complessiva dei casi, il rischio che bambini e preadolescenti siano oggetto di attenzioni sessuali da parte di adulti mentre sono online è ancora presente. In particolare, si sta osservando un aumento dei casi di adescamento online di bambini di età inferiore ai 9 anni. I social network e i videogiochi online sono i luoghi più frequenti di interazioni nocive tra minori e adulti. È importante che i genitori e gli adulti responsabili rimangano vigili e che i bambini vengano educati a utilizzare in modo sicuro e responsabile gli strumenti informatici.
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