Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
Attacco hacker a Westpole: il gruppo russo Lockbit rivendica la responsabilità
L’attacco hacker che ha colpito le pubbliche amministrazioni italiane che utilizzano i servizi di Westpole è stato identificato come un attacco ransomware, con l’obiettivo di richiedere un riscatto. Secondo fonti qualificate, il gruppo russo Lockbit avrebbe rivendicato la responsabilità dell’attacco. Attualmente, il 52% dei dati è stato recuperato, mentre si sta ancora lavorando per recuperare il resto. Questo attacco ha avuto gravi conseguenze su Pa Digitale, che si avvale dei servizi di Westpole, con un impatto diretto su circa 1300 pubbliche amministrazioni italiane.
Acn supporta Westpole nel ripristino dei servizi
Da diversi giorni, Acn sta monitorando attentamente la situazione e fornendo supporto a Westpole per il ripristino dei servizi. Bruno Frattasi, direttore generale di Acn, ha sottolineato l’importanza dell’intervento dell’azienda nel caso Westpole, affermando: “Acn è intervenuta per valutare l’entità dell’impatto e fornire indicazioni sul recupero dei dati, al fine di aiutare Westpole a ripristinare i suoi servizi in modo resiliente. Acn ha due obiettivi principali: proteggere la superficie e far ripartire i servizi”. Nel frattempo, la polizia postale sta conducendo indagini sull’incidente.
Indagini in corso sulla responsabilità dell’attacco
Le indagini sulla responsabilità dell’attacco hacker a Westpole sono ancora in corso da parte della polizia postale. Si sta cercando di identificare i responsabili di questo attacco ransomware e di raccogliere prove per portarli alla giustizia. Le autorità competenti stanno lavorando per garantire che un attacco di questa portata non si ripeta in futuro e per proteggere le pubbliche amministrazioni italiane da potenziali minacce informatiche. La sicurezza dei dati e la protezione delle infrastrutture digitali rimangono una priorità assoluta per il governo italiano e le agenzie coinvolte.
