Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Il dibattito sull’aumento dei biglietti del trasporto pubblico a Roma si intensifica, con pendolari e associazioni che esprimono forti preoccupazioni riguardo a un eventuale incremento delle tariffe. Mentre l’attenzione si concentra sulla possibilità di un aumento per i turisti, gli utenti abituali dei mezzi pubblici denunciano una situazione insostenibile e chiedono alternative più giuste e sostenibili.
Le voci contro l’incremento delle tariffe
Il ruolo di TUTraP-APS
Tra le principali voci critiche si distingue l’associazione TUTraP-APS, che mette in evidenza come il problema della sostenibilità economica del servizio di trasporto possa essere risolto senza gravare ulteriormente sui cittadini. Secondo TUTraP, un recupero dei 22 milioni di euro mancanti per il nuovo contratto di servizio di Atac è fondamentale. Questa cifra non è solo una questione di bilanci, ma rappresenta la possibilità di migliorare il servizio senza far ricadere le spese sulla popolazione romana.
Inoltre, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma ha segnalato che circa il 35% dei passeggeri viaggia senza biglietto. Questo comporta una perdita economica significativa per ATAC, stimata intorno ai 90 milioni di euro all’anno. TUTraP lancia un appello, sostenendo che l’efficace lotta all’evasione dovrebbe diventare una priorità, piuttosto che ricorrere a incrementi tariffari che colpiranno solo coloro che già pagano regolarmente il biglietto.
Proposte alternative e incentivi per i turisti
L’associazione non si limita a criticare, ma propone anche alternative valide. Ad esempio, in vista del Giubileo, suggerisce che Roma potrebbe introdurre misure speciali, come il trasporto pubblico gratuito per i turisti religiosi. Questo gesto non solo rappresenterebbe un modo per accogliere i visitatori ma anche per valorizzare l’immagine della città come meta turistica accogliente e sostenibile.
Le preoccupazioni dei comitati di pendolari
L’opposizione dei comitati di pendolari
Allineati con la posizione di TUTraP, i comitati dei pendolari della Roma Nord e della Roma Ostia Lido esprimono anch’essi la loro opposizione all’ipotesi di aumento delle tariffe. I comitati hanno emesso un comunicato congiunto, sottolineando le contraddizioni tra l’impegno verso la mobilità sostenibile e la proposta di rincari. “Da una parte si predica la mobilità sostenibile”, affermano, “ma dall’altra si adottano misure che vanno in direzione opposta”. Questa incongruenza rende difficile giustificare ulteriori costi a carico degli utenti.
La qualità del servizio già insufficiente
In questo contesto, i pendolari fanno notare che la qualità del servizio di Atac è già al di sotto delle aspettative, con frequentissimi disservizi come ritardi, stazioni chiuse e mezzi insufficienti. Nonostante il bilancio di Atac sia tornato in attivo, con un surplus di 11 milioni di euro e l’arrivo di fondi per il potenziamento del servizio, i comitati rimangono scettici sulla necessità di aumentare i costi per l’utenza.
L’analisi del bilancio e delle proposte di aumento
Ricavi e proiezioni future
Il bilancio 2023 di Atac mette in luce alcuni dati allarmanti: si evidenzia una riduzione del 7,8% nella produzione dei chilometri percorsi, il che significa meno servizi disponibili per i pendolari. Inoltre, i biglietti venduti sono diminuiti del 14% rispetto al 2019, e gli abbonamenti annuali sono calati dell’8,6% rispetto all’anno precedente. I ricavi dalla bigliettazione ammontano a 214 milioni di euro, che rappresentano solo il 20% degli incassi totali di Atac.
Piani di incremento e necessità economiche
Il Piano industriale di Atac prevede un incremento dei ricavi da traffico, passando da 237 milioni di euro nel 2023 a 335 milioni di euro nel 2025. Tuttavia, con un’eventuale tariffazione che potrebbe portare circa 16,57 milioni di euro in più, ci si avvicina solo parzialmente ai 22 milioni di euro necessari per il nuovo contratto di servizio. Questo scenario fa sorgere interrogativi sull’adeguatezza di un aumento tariffario, considerando che rimane una significativa disparità tra i costi richiesti e le entrate previste.
Il dibattito sul futuro del trasporto pubblico a Roma rimane acceso, con pendolari, associazioni e comitati che si uniscono per difendere i diritti degli utenti e promuovere soluzioni alternative sostenibili e inclusive.