Ultimo aggiornamento il 21 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Un’analisi dei recenti aumenti dei prezzi del caffè al bar a Trieste evidenzia un incremento significativo nel costo della bevanda più amata dagli italiani, il caffè. La situazione attuale è influenzata da fattori climatici, logistici e speculativi che potrebbero portare a ulteriori rincari nei prossimi mesi. La testimonianza di Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, offre uno spaccato chiaro delle sfide affrontate dal settore.
L’aumento dei prezzi della tazzina: un’analisi del mercato
Un trend rialzista inarrestabile
Negli ultimi tre anni, il prezzo medio di una tazzina di caffè nei bar di Trieste è aumentato del 15%, attualmente attestandosi a circa 1,50 euro. Tuttavia, le stime indicano che questo costo potrebbe toccare i 2 euro nei prossimi mesi. La valuta del caffè verde, che attualmente costa 245 cents per libbra, è cresciuta del 66% rispetto all’anno scorso, oltre a più del doppio rispetto a tre anni fa. Questi incrementi di prezzo si riflettono chiaramente sulla spesa dei consumatori, generando una crescente preoccupazione per il futuro del mercato del caffè.
Fattori determinanti dell’aumento dei prezzi
La crescita dei prezzi è attribuibile a vari elementi. Al primo posto vi è il cambiamento climatico, il quale potrebbe ridurre drasticamente la superficie coltivabile di caffè entro il 2050. Eventi climatici estremi stanno coinvolgendo i principali paesi produttori: in Brasile si registrano piogge torrenziali, mentre in Vietnam è in atto una severa siccità. Queste condizioni meteorologiche hanno un impatto diretto sulla produzione, incidendo sulla disponibilità di caffè verde e, di conseguenza, sul prezzo finale al consumatore.
La filiera e i costi di produzione
Pressioni della filiera e conseguenze logistiche
Il problema non riguarda solo l’elevato costo della materia prima: la filiera del caffè è attualmente sotto pressione per via di difficoltà logistiche. Un esempio significativo è il congestionamento del canale di Suez, che ha comportato un aumento dei costi di spedizione e ha allungato i tempi di consegna. La combinazione di questi fattori ha reso la situazione ancora più critica per le aziende produttrici e per i rivenditori, i quali devono affrontare costi operativi aumentati.
I costi di produzione per illycaffè
In particolare, per illycaffè si è registrato un aumento dei costi di produzione del 17% tra il biennio 2022 e 2023. Tuttavia, l’azienda ha scelto di trasferire solo una parte di questo aggravio ai consumatori, con incrementi limitati al 3% nel gennaio 2022 e altri 3% nel gennaio 2023. Questo approccio ha rappresentato un tentativo di mantenere la competitività e supportare i clienti, siano essi nel settore B2B che B2C.
Decisioni future e aspettative
Strategia e monitoraggio della situazione
Cristina Scocchia ha sottolineato che, per ora, l’azienda non ha intenzione di rivedere i prezzi al rialzo. Tuttavia, le dinamiche di mercato e la volatilità dei costi delle materie prime potrebbero costringere l’azienda a riconsiderare questa posizione. L’amministratore delegato ha indicato che ogni decisione futura sarà attentamente valutata in base all’andamento del mercato del caffè.
L’importanza del caffè per la cultura e l’economia locale
Il caffè non è solo una bevanda; è un simbolo della cultura italiana e un componente fondamentale delle interazioni sociali. A Trieste, città storicamente legata alla tradizione del caffè, l’aumento dei prezzi potrebbe avere implicazioni significative sull’economia locale. La difficoltà di accessibilità a questa bevanda amata rischia di cambiare le abitudini dei consumatori e il modo in cui i caffè tradizionali operano.
La situazione attuale richiede attenzione e monitoraggio continuo da parte degli attori del settore, affinché si possano fare scelte informate in un contesto così mutevole.
