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Aumento del 19% degli affitti a Roma: studenti scendono in piazza contro la speculazione

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Il caro affitti torna a far discutere a Roma, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno accademico. Gli studenti, da sempre in prima linea su questa tematica, denunciano un significativo incremento dei costi abitativi che mette a repentaglio il loro diritto a studiare nella capitale. La protesta di oggi, organizzata dal gruppo studentesco Cambiare rotta, ha visto molti giovani manifestare davanti alla sede di Lazio Disco, richiamando l’attenzione delle istituzioni su una situazione critica.

L’aumento degli affitti a Roma: una questione drammatica per gli studenti

L’analisi del mercato degli affitti

Recenti studi evidenziano un incremento del 19% dei prezzi degli affitti a Roma, un fenomeno che incide in modo diretto sulle vite degli studenti universitari. I costi per una stanza arrivano a superare i 800 euro, una cifra che molti giovani non possono permettersi. Questo aumento, fortemente legato alla crescente domanda abitativa e alla trasformazione di numerosi appartamenti in strutture per il turismo a breve termine come Airbnb, ha portato a una vera e propria crisi abitativa.

A essere maggiormente colpiti sono gli studenti fuori sede, che si trovano a fare i conti con l’impossibilità di trovare un alloggio a prezzi accessibili. Il cambiamento degli affitti è spesso dovuto all’imminente Giubileo, che crea un’ulteriore pressione sulla già fragile situazione del mercato immobiliare romano. Ciò ha portato alla perdita di numerosi appartamenti storicamente affittati a studenti, trasformati in stanze per turisti.

La situazione degli studentati e delle borse di studio

A fianco del caro affitti, la carenza di studentati pubblici e borse di studio rappresenta un ulteriore ostacolo per gli studenti. Le istituzioni, secondo le proteste, non hanno destinato risorse adeguate per garantire un accesso equo alle strutture necessarie. Le borse di studio, spesso insufficienti, hanno criteri di accesso che non tengono conto della crescente disparità economica tra gli studenti.

Questo scenario di precarietà abitativa si traduce in un aumento dello stress psicologico tra i giovani, costretti a cercare soluzioni abitativi alternative che danneggiano la loro esperienza universitaria. La mancanza di spazi adeguati si riflette anche sulle possibilità di studio e socializzazione, aspetti fondamentali della vita universitaria.

Le rivendicazioni degli studenti: diritti e equità sociale

La mobilitazione continua: obiettivi chiari e concreti

Gli studenti di Cambiare rotta hanno manifestato oggi per rivendicare diritti fondamentali. Durante l’incontro, sono emerse richieste di maggiore accessibilità agli studentati pubblici e un aumento delle borse di studio per garantire che ognuno possa accedere a un’istruzione dignitosa. Impongono anche la modifica dei criteri di accesso, attualmente basati su reddito e merito, affinché siano più inclusivi e rispondano alle reali necessità degli studenti.

Tra le altre richieste spicca quella di stabilire un tetto massimo agli affitti privati, una misura che potrebbe alleviare la pressione economica sui giovani studenti e garantire l’accesso a un’abitazione adeguata. Inoltre, la richiesta di potenziare il trasporto pubblico rende evidente l’urgente bisogno di una mobilità sostenibile e gratuita, essenziale per gli studenti che devono spostarsi tra casa e università.

La risposta delle istituzioni: parole e fatti

Nonostante le numerose manifestazioni e gli incontri già avvenuti con le autorità regionali, gli studenti lamentano una mancanza di azioni concrete. Durante il loro intervento odierno, hanno rinominato il Lazio Disco come “Ente regionale per la Difesa di Speculatori e Costruttori”, esprimendo chiaramente il loro dissenso verso una gestione della problematica che promuove interessi speculativi piuttosto che garantire diritti fondamentali a studenti e giovani lavoratori.

La manifestazione di oggi rappresenta non solo un reclamo per il presente ma una richiesta di cambiamento strutturale che guardi al futuro. Gli studenti, infatti, chiedono un dialogo reale e proattivo con le istituzioni, affinché possano finalmente veder realizzate le loro esigenze e garantire una base solida per la formazione e la crescita personale e professionale nella capitale.

Giordana Bellante

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